Ticino e Grigioni

Via Odescalchi, "legittima difesa"

Gli avvocati difensori presentano la loro tesi al processo d'appello per la morte di un 35enne a Chiasso

  • 5 ottobre 2017, 20:19
  • 23 novembre, 04:03
Il luogo teatro del delitto

Il luogo teatro del delitto

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Gli avvocati della difesa hanno preso la parola nel processo di appello per il delitto di Via Odescalchi e hanno presentato una tesi comune: la morte del 35enne portoghese, ucciso con due colpi di pistola nell'ottobre 2015, non è stato frutto di un'azione punitiva.

I quattro imputati, hanno sostenuto i legali, si erano recati a Chiasso per chiarirsi con un gruppo di albanesi che li minacciava dopo la rissa di tre giorni prima in una discoteca di Lugano.

Si sono invece trovati di fronte la vittima, armata ed esagitata, che avrebbe aperto il fuoco per prima, provocando la reazione di uno degli imputati, che aveva portato una pistola "come deterrente".

Chiesto il proscioglimento dall’accusa di assassinio per l'imputato che ha sparato, il quale sarebbe solo colpevole di eccesso di legittima difesa. Da prosciogliere dalle accuse di correità in assassinio o omicidio intenzionale anche gli altri tre imputati in aula.

CSI/sf

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