Sono arrivati numerosi gli allevatori ticinesi con i loro bovini, oltre 300 - diversi anche da oltre San Gottardo - per Giubiespo, manifestazione che si è svolta domenica a Sant’Antonino.
Chi partecipa a esposizioni come questa normalmente lavora per selezionare e migliorare geneticamente le linee familiari delle mucche non senza fatica. “Il lavoro è quotidiano - riferisce Giovanni Allegranza dell’allevamento Giglio Fabio - perché è frutto di sacrifici, di ore, di sangue, di lacrime versate ogni giorno nelle stalle. Con l’obiettivo di migliorare quella che è la funzionalità dell’animale in stalla, la bellezza dell’animale”.
Anche per questa ragione ricevere un riconoscimento è fondamentale per i numerosi allevatori presenti. “Ci si fa un nome - precisa Melanie Vitali, Azienda agricola Vitali Matthias - l’animale si fa un certo nome. E poi, appunto, a livello di famiglia, si può guadagnare un po’ di più se si vendono certi animali”. Non ci sono premi in denaro: i premi, dicono, sono il morale e un po’ di autostima.
Soddisfazioni importanti in un momento duro per gli allevatori. Da una parte le materie prime dei prodotti bovini sono meno pagate, dall’altra i costi di produzione continuano a lievitare. Per fortuna ci sono riconoscimenti, come quelli consegnati oggi, che compensano parte dei sacrifici fatti.