Viaggiare, evitando le mete insicure

La situazione geopolitica molto precaria, con il conflitto in Medio-Oriente in pieno svolgimento, non pare condizionare in maniera importante chi ha pianificato qualche giorno all’estero in queste vacanze di inizio novembre.

Secondo Fabio Capone, responsabile Kuoni del Sopraceneri intervistato a Seidisera, c’è una tendenza maggiore ad informarsi prima di partire ma raramente si disdicono le ferie. “Sorprendente - dice Capone - è il fatto che, quando succedono questi eventi o sono successi in altre occasioni, si immagina che forse la clientela potrebbe procedere a degli annullamenti ma non è stato proprio così. C’è stata una reazione composta e dopo la prima settimana abbiamo riscontrato ugualmente di nuovo un riaccendersi delle prenotazioni. La voglia di viaggiare è rimasta, la clientela ha chiesto informazioni: chi aveva prenotato soprattutto destinazioni, parlo adesso dell’Egitto in particolar modo, ha chiesto informazioni su come era la situazione sul posto. Noi, avendo i nostri referenti locali, abbiamo subito intercettato questo bisogno della clientela e ci siamo attivati”. Alcuni hanno quindi deciso di partire, altri hanno preferito annullare e forse modificare la destinazione, scegliendo quindi altre destinazioni balneari e altri ancora hanno posticipato la loro prenotazione.

La meta più gettonata per questi giorni di festa per quanto riguarda il corto raggio - specifica il responsabile Kuoni - rimane appunto il Mar Rosso o l’Egitto in generale. “Un altro grande classico di questo periodo - spiega - sono le Isole Canarie, Capo Verde e anche le zone degli Emirati Arabi.Ovviamente parlando poi, sul lungo raggio vi sono altre mete classiche, come le Maldive.”

Non tutti hanno deciso di lasciare la Svizzera, alla RSI hanno rilasciato testimonianze anche genitori che hanno deciso di spostare la data di partenza a periodi ritenuti da loro più sicuri per le proprie famiglie con al seguito figli piccoli.