Uno dei due imputati arrestati in dicembre per il delitto di Viganello è deceduto nei giorni scorsi, poco dopo avere ottenuto, a inizio mese, la libertà provvisoria. Si parla di overdose. Soltanto le verifiche ordinate dalla magistratura potranno però chiarire la morte del 43enne residente nel Mendrisiotto.
Intanto dall’inchiesta sui fatti avvenuti alla pensione “La Santa”, sempre mercoledì sono trapelate importanti novità. L’autopsia effettuata sul corpo di Matteo Cantoreggi ha stabilito che il 35enne ticinese venne ripetutamente colpito al volto. Il sangue fuoriuscito confluì nelle vie respiratorie, provocandone la morte.
Il decesso sopraggiunse diversi minuti dopo il pestaggio, mentre Matteo giaceva supino nella sua stanza, dove era stato trascinato dal 34enne austriaco che, sotto gli occhi dell’altro indagato, lo aveva percosso.
Se i due avessero dato immediatamente l’allarme, si sarebbe potuto evitare la tragedia? Il sospetto è più che concreto. Tanto da avere indotto la procuratrice pubblica Valentina Tuoni ad aggiungere, all’accusa di assassinio, reati come appunto l’omissione di soccorso.
Le nuove ipotesi erano state formulate a carico di entrambi. Ora, come detto, di quanto successo risponderà solo il cittadino austriaco, che dal canto suo aveva già ammesso di avere picchiato la vittima.
Morto un imputato per i fatti di Viganello
Il Quotidiano 29.04.2020, 21:00