Ticino e Grigioni

Violenza giovanile: un centinaio di inchieste

Nel bilancio 2024 degli inquirenti ticinesi spiccano la crescita dei reati violenti e l’aumento delle indagini per pornografia

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RG 12.30 del 07.04.2025 La corrispondenza di Alain Melchionda

RSI Info 07.04.2025, 12:48

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Di: Spi 

Con un’impennata del 23,7% e in crescita per il secondo anno consecutivo, desta preoccupazione il numero dei minorenni, 362, imputati per reati al Codice penale nel 2024. A tracciare questo lunedì un quadro complessivo del fenomeno è la Sezione reati contro l’integrità delle persone (SRIP). Sezione che lo scorso anno è stata attivata complessivamente in 793 occasioni.

Sono state, in particolare, un centinaio le inchieste per reati violenti commessi da minorenni. Tra questi casi si annoverano tentati omicidi intenzionali, risse, aggressioni, lesioni, vie di fatto, liti, discussioni e violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari. La percentuale di minorenni imputati per questa tipologia di reati è salita, per il secondo anno consecutivo, dal 10,7% all’11,3%. Si parla in particolare di furti, rapine e danneggiamenti. Una parte consistente è pure legata ai reati di lesioni gravi, di aggressione, di molestie sessuali e d’incendio intenzionale. 

Le inchieste per il reato di pornografia sono state 84 (66 nel 2023). Di queste, 60 (47) riguardavano incarti derivanti dal monitoraggio effettuato a livello internazionale e nazionale di internet. Un’importante attività svolta dagli inquirenti della SRIP è relativa alle audizioni videoregistrate di vittime di reato (minorenni, persone anziane, persone con disabilità). Nell’ambito delle inchieste svolte le audizioni sono state 66.

Particolarmente impegnativa per la Sezione è stata l’inchiesta riguardante le spedizioni punitive da parte di un gruppo composto prevalentemente da minorenni.  Gli accertamenti coordinati dalla Magistratura dei minorenni hanno portato a due riprese, in ottobre e novembre, a identificare e fermare una trentina di giovani coinvolti a titolo diverso nei fatti. Sfruttando le reti social e avvalendosi anche di profili fittizi, gli autori entravano in contatto con persone intenzionate ad avere degli incontri a connotazione sessuale, organizzando quindi un appuntamento che si tramutava in una spedizione punitiva. I fatti venivano quindi filmati e in parte condivisi con terzi. 

Il Gruppo visione giovani (GVG), per la prevenzione negli istituti scolastici, è stato sollecitato 341 volte (contro le 488 del 2023), con richieste di aiuto da parte di genitori o direzioni delle scuole.

01:41

RG 12.30 del 01.04.2025 Il servizio di Christian Gilardoni

RSI Info 01.04.2025, 12:52

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