Le visite saranno sospese non solo nelle case per anziani, ma anche negli ospedali del settore acuto e negli istituti per invalidi (medicalizzati, non medicalizzati e foyer) nelle prossime tre settimane in Ticino. Questo a partire da domani, sabato.
Lo ha comunicato il Dipartimento della sanità e della socialità, che vuole in questo modo scongiurare nuovi focolai di coronavirus come quello reso noto giovedì alla casa di riposo di Balerna, dove è stata confermata la presenza della nuova variante inglese del coronavirus - non più mortale ma particolarmente contagiosa - e un numero importante di residenti, i tre quarti, e di dipendenti, la metà, è rimasto infettato.
Non si vuole compromettere l'andamento della campagna di vaccinazione
Quello di Balerna "era il primo caso in una struttura sociosanitaria ma che potrebbe ripetersi in una struttura sanitaria", afferma il medico cantonale Giorgio Merlani, "la buona notizia, fra virgolette, è che si tratta di una misura limitata nel tempo". "Abbiamo in ballo la vaccinazione e non possiamo permettere che un focolaio rallenti la campagna", precisa Merlani.
CSI 18.00 del 15.01.2021 Il servizio di Francesca Torrani con il direttore dell'Associazione delle case anziani ticinesi
RSI Info 15.01.2021, 19:01
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Le misure restrittive erano attese da Eliano Catelli, direttore dell'ADICASI, l'Associazione dei direttori delle case anziani ticinesi, che ritiene la decisione "sofferta ma doverosa", anche se rischierà di aggravare il problema della solitudine. "Abbiamo adottato misure tecnologiche per facilitare la comunicazione", precisa, anche se si è coscienti che per residenti e famiglie si tratta di un'ulteriore sacrificio.