Ticino e Grigioni

Wicht, si precisano le accuse

Gli inquirenti ipotizzano malversazioni per 7 milioni di franchi, compiute dall’ex presidente dell’UDC ticinese principalmente ai danni dell’ex moglie

  • 4 settembre 2018, 20:00
  • Ieri, 00:26
01:09

CSI 18.00 del 04.09.2018: il servizio di Darco Degrussa

RSI Info 04.09.2018, 19:48

  • tipress

Sarebbero di almeno 7 milioni di franchi le malversazioni compiute dall'ex presidente dell'UDC ticinese Paolo Clemente Wicht, secondo gli inquirenti. Frodi compiute principalmente ai danni della ex moglie la quale gli aveva affidato la gestione dei suoi beni.

Paolo Clemente Wicht già il giorno dopo il suo arresto aveva però respinto ogni addebito, ma per gli inquirenti, che hanno emesso un ordine di perquisizione e di sequestro di tutti gli averi e documenti bancari del 52enne le ipotesi di reato sono molteplici: appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, omissione della contabilità, ingiuria, minaccia, coazione, riciclaggio ed esercizio abusivo della professione di fiduciario.

Come detto avrebbe prelevato, quasi esclusivamente in contanti, dal patrimonio della ex consorte, almeno 7 milioni di franchi nell'arco di diversi anni. E la denuncia sarebbe proprio partita dalla donna, alla quale si è aggiunta poi quella di un ex cliente.

Ci sarebbero inoltre anche due operazioni sospette segnalate dall'Ufficio federale di polizia a pesare sulla sua posizione. I sequestri di documentazione ordinati dalla magistratura dovrebbero servire a chiarire quanto accaduto anche se come si evince dalle accuse, per anni Wicht non avrebbe allestito alcuna contabilità, bilanci o conti economici né dichiarazioni fiscali, avendo altresì una situazione debitoria molto critica con diverse esecuzioni pendenti.

CSI-DD/ludoC

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