La discussione sui rimborsi non ha mancato di scaldare gli animi martedì tra i banchi del Gran Consiglio ticinese, soprattutto al momento in cui si esaminava l’interpellanza di Matteo Pronzini (MPS) in merito alla polemica sorta su quella che il deputato ha definito “rimborsopoli”, chiedendo al Consiglio di Stato chiarimenti esaustivi e non ridotti all'essenziale.
La risposta a nome del Governo è giunta dal vicepresidente Claudio Zali, che ha voluto fin da subito fugare ogni dubbio: il CdS "non ha nascosto nulla" a nessuno, ha spiegato il ministro leghista, e tantomeno al procuratore generale John Noseda, di cui Zali ha rimarcato la "teatralità".
Il consigliere di Stato luganese è parso tornare al suo precedente ruolo di giudice e davanti ai Parlamento ha criticato pesantemente l’operato della magistratura. Infatti ha ribadito da un lato che non c’è stata malafede sulla questione dei rimborsi e, dall’altro, ha rispedito al mittente le bacchettate di Noseda al Governo sulla presunta mancanza di collaborazione.
CSI/EnCa
CSI 18.00 del 13.03.2018 - La risposta di Claudio Zali a Matteo Pronzini sui rimborsi
RSI Info 13.03.2018, 20:24
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