Ticino e Grigioni

Zone rosse in Alta Vallemaggia: “Dislocare 3-4 aziende”

Per alcuni la ripartenza non sarà più possibile nelle aree colpite del maltempo e sarà necessario spostarsi - Roland David (Sezione forestale): “Una sfida da portare a termine”

  • Ieri, 20:15

Delocalizzazione per 3-4 aziende in Vallemaggia

Il Quotidiano 13.08.2024, 19:00

Di: QUOT/RSI Info

Il Cantone ha aggiornato la carta dei pericoli e nella Vallemaggia colpita a fine giugno dal maltempo alcune zone hanno assunto colorazione rossa: sono quelle con un grado elevato di rischio. La conseguenza è che alcune aziende - si parla di 3-4 tra Val Bavona, Lavizzara e Valle di Peccia - saranno costrette a trasferirsi altrove.

I diretti interessati sono stati informati negli scorsi giorni da una lettera del Dipartimento del territorio. Un primo contatto per affrontare subito una situazione che si prospetta alquanto delicata. Le aziende che sorgono su zone non più ritenute sicure e quindi “rosse”, non potranno, in futuro, ottenere autorizzazioni per svolgere lavori di ampliamento e nemmeno di ripristino delle strutture. Per loro non resta, insomma, che la soluzione più estrema: dislocare l’impresa. Non è come dirlo, soprattutto nel caso delle aziende agricole, che sono legate ai terreni.

“Dovremo fare un lavoro molto accurato per fare in modo che queste attività che sono fondamentali nelle zone di montagna possano trovare a breve delle risposte - spiega Roland David, capo della Sezione forestale -. Ci sono 3-4 situazioni che richiederanno sicuramente una delocalizzazione. Faremo quindi degli incontri con le aziende stesse per capire qual è l’ubicazione ideale per loro”.

Evidentemente, continua il capo della Sezione forestale, “non è facile, perché sono diversi gli aspetti. Già solo pensando alle condizioni di proprietà, ci sono poi i pericoli naturali di cui dovremo tenere conto. È una sfida, una sfida che però vogliamo portare a termine in modo positivo”.

Ammesso che si trovino i terreni e più in generale nuovi spazi idonei alla dislocazione, a queste aziende serviranno garanzie finanziarie. E allora come si procede? Si tratta innanzitutto di trovare un accordo con le assicurazioni, in un secondo tempo subentrerà il Cantone con il sussidio per la delocalizzazione. Infine, spiega il Dipartimento del territorio, si potrà fare capo anche ai fondi della Catena della solidarietà.

La settimana prossima si terranno i primi incontri tra Cantone e privati, e ovviamente anche le autorità comunali seguiranno gli sviluppi passo dopo passo. “Il nostro messaggio vuole essere anzitutto di assoluta vicinanza a queste aziende - sottolinea Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara -. “Da parte nostra rimane prioritario e assolutamente fondamentale che queste aziende possano rimanere in valle. Perché per noi sono una vera linfa”.

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