Audiodescrizione

L’impegno della RSI all’evento “Dialogo” di Unitas

In occasione del centenario dalla nascita del fondatore dell’associazione ciechi e ipovedenti

  • 16 ottobre, 14:35
Unitas_16_9-1024x576.jpg


In occasione del centenario dalla nascita del fondatore della Unitas, Tarcisio Bisi, a Bellinzona si terrà un evento a cui parteciperà anche la RSI, facendo scoprire a tutti l’affascinante mondo dell’audiodescrizione  


Il 19 ottobre la RSI parteciperà all’evento organizzato da UNITAS presso il Palazzo Civico di Bellinzona dalle ore 9:00. L’evento vuole sensibilizzare il grande pubblico sulle problematiche delle persone cieche e ipovedenti, nonché celebrare il centenario dalla nascita del fondatore di UNITAS Tarcisio Bisi

L’apporto della RSI è quello di presentare il mondo delle audiodescrizioni: le visitatrici e i visitatori potranno bendarsi gli occhi e ascoltare degli spezzoni tratti dalla serie “La storia infinita” che viene proposta con l’audiodescrizione (e la cui terza stagione prenderà avvio lunedì 21 ottobre). 

Come vengono descritte le immagini? Come si elaborano le parti senza dialogo di un film o di un documentario? Perché sono utili? Queste le domande alle quali si cercherà di dare risposta, considerando l’impegno che RSI assicura annualmente per rendere accessibili i propri contenuti. Di fatto le audiodescrizioni sono sempre più diversificate e spaziano per genere, target e collocazione in palinsesto. Per poter ampliare le proposte ed essere certi di soddisfare i bisogni del pubblico interessato, la SSR – in collaborazione con l’Unione centrale svizzera per il bene dei ciechi - ha commissionato una ricerca, basata su un sondaggio qualitativo e quantitativo, che ha coinvolto 320 persone cieche o ipovedenti svizzere. Le conclusioni sottolineano l’importanza dei contenuti audiodescritti e un buon grado di soddisfazione per l’offerta SSR. I media più utilizzati sono la TV in diretta e la radio, ma anche la televisione in differita (ossia le piattaforme come Play Suisse o Play RSI). 


L’analisi delle interviste ha evidenziato notevoli differenze nell’utilizzo, nella motivazione e nelle aspettative nei confronti dei media a seconda dell’età, il grado di disabilità visiva e il rapporto con la tecnologia dei partecipanti. Complessivamente, il consumo dei media audiovisivi avviene soprattutto tramite lo smartphone, grazie alla funzione di voiceover integrata. Tuttavia, per accedere ai contenuti audio un quarto delle persone partecipanti si avvale, almeno occasionalmente, dell’aiuto di altre persone; per i contenuti video quasi la metà di loro deve essere supportato da qualcuno, affinché l’impostazione dei comandi sui televisori sia corretta. Questo aspetto - pur non dipendendo dalla SSR ma dai fornitori dei servizi - va in contrasto con il bisogno di indipendenza e genera incertezza. 

Infine, le persone ipovedenti mettono in evidenza una scarsa leggibilità del testo per determinate trasmissioni sullo schermo (ad es. sottotitoli troppo veloci, caratteri troppo piccoli o contrasto insufficiente dei sottopancia). Le unità aziendali della SSR stanno quindi analizzando i dati, indentificando le priorità, al fine di abbattere ulteriormente gli ostacoli. 

L’audiodescrizione dovrebbe contribuire all’autonomia delle presone con disabilità visive e permetter loro di fruire in modo indipendente di film, serie, documentari o informazioni d’attualità. Non è quindi solo un ausilio tecnico: diventa un elemento garante delle pari opportunità e un diritto fondamentale, che consente a tutte e tutti di partecipare attivamente alla vita sociale di un territorio. Pertanto, la RSI è ben lieta di contribuire a costruire un ponte tra il mondo visivo e quello sensoriale e garantire una società inclusiva, dove ognuno possa essere protagonista, dove tutti tengano conto delle esigenze specifiche e reciproche. 

Per saperne di più vi invitiamo a visitare la pagina dedicata alle audiodescrizioni sul sito RSI o il sito unitas.ch

Correlati

Ti potrebbe interessare