Di: L’impatto economico della cultura nel Grigionitaliano
Uno studio commissionato dalla RSI e condotto dall’istituto BAK Economics
In concomitanza con lo studio sull’impatto economico della cultura commissionato nel 2020 dal Canton Ticino all’istituto BAK Economics, la RSI, membro del gruppo di accompagnamento per il progetto ticinese, ha deciso – nel rispetto del suo mandato di servizio pubblico, che si estende all’intera Svizzera italiana – di affidare a BAK Economics un ulteriore studio relativo al panorama culturale del Grigionitaliano. L’obiettivo comune è contribuire alla valorizzazione del settore culturale della Svizzera italiana nel suo complesso, mettendone in evidenza il potenziale economico.
L’analisi è stata condotta nel corso del 2020 in collaborazione con la Pro Grigionitaliano (PGI), associazione che promuove l’identità culturale della regione, e ha coinvolto un vasto gruppo di istituzioni ed operatori rappresentativi dell’intera offerta culturale della parte italofona del Canton Grigioni.
Lo studio relativo al Grigionitaliano, pubblicato in questi giorni contemporaneamente a quello relativo al Canton Ticino, conferma che al di là del loro “ruolo sociale, emozionale e formativo, le attività culturali giocano un ruolo importante anche a livello economico, con molteplici effetti positivi che si trasmettono sull’intero sistema economico regionale”, primi fra tutti la creazione di valore aggiunto e di posti di lavoro anche al di fuori dello stretto ambito culturale.
Il contesto pandemico ha purtroppo limitato parzialmente la raccolta di dati e informazioni: in particolare, non è stato possibile intervistare i visitatori di istituzioni e manifestazioni culturali del Grigionitaliano. I ricercatori hanno ovviato ricorrendo a interviste qualitative con i responsabili di diverse istituzioni culturali attive nella regione.
Dallo studio emerge che, contrariamente al panorama culturale ticinese, quello del Grigionitaliano è caratterizzato dalla prevalenza di strutture di piccole dimensioni e gestite mediamente da operatori che si occupano di tutti gli aspetti della loro attività, molti dei quali attivi a titolo volontario. Fattori questi che si riflettono anche a livello economico: ad esempio, nel Grigionitaliano la produzione di valore aggiunto generata dalle sovvenzioni destinate al settore culturale è inferiore di circa il 20% rispetto a quanto avviene in Ticino.
Al di là di questo dato, evidentemente legato alle particolarità del territorio e alla mancanza di grandi centri urbani, lo studio sul Grigionitaliano ritrae un settore culturale variegato e in grado di offrire un’offerta di qualità, e sottolinea le potenzialità di una regione in cui sono forti le tracce di grandi personalità della cultura internazionale nate o vissute nelle sue valli.
Emerge parallelamente il grande potenziale di sviluppo in chiave turistica, e l’opportunità, anche grazie alla messa in rete degli attori coinvolti, di attrarre nel Grigionitaliano visitatori interessati a una proposta culturale di qualità. Ciò che “potrà poi innescare ulteriori effetti positivi in ambito economico, soprattutto legati ai benefici per il settore turistico e al miglioramento della qualità di vita”.
Lo studio “L’impatto economico della cultura nel Grigionitaliano” è consultabile sui siti web della Pro Grigioni Italiano, della RSI e dell’istituto BAK Economics, e sarà presentato ufficialmente il 23 ottobre 2021 nell’ambito dell’assemblea annuale dei delegati della Pro Grigioni Italiano.
Links:
Sito PGI: https://www.pgi.ch/it/news/limpatto-economico-della-cultura-nel-grigionitaliano
Sito RSI: https://www.rsi.ch/la-rsi/l-azienda/L%e2%80%99impatto-economico-della-cultura-nel-Grigionitaliano-14164974.html
Sito BAK: https://www.bak-economics.com/it/pubblicazioni/rapporti-e-studi/rapporti-e-studi/news/limpatto-economico-della-cultura-nel-grigionitaliano
Lo studio relativo al Grigionitaliano, pubblicato in questi giorni contemporaneamente a quello relativo al Canton Ticino, conferma che al di là del loro “ruolo sociale, emozionale e formativo, le attività culturali giocano un ruolo importante anche a livello economico, con molteplici effetti positivi che si trasmettono sull’intero sistema economico regionale”, primi fra tutti la creazione di valore aggiunto e di posti di lavoro anche al di fuori dello stretto ambito culturale.
Il contesto pandemico ha purtroppo limitato parzialmente la raccolta di dati e informazioni: in particolare, non è stato possibile intervistare i visitatori di istituzioni e manifestazioni culturali del Grigionitaliano. I ricercatori hanno ovviato ricorrendo a interviste qualitative con i responsabili di diverse istituzioni culturali attive nella regione.
Dallo studio emerge che, contrariamente al panorama culturale ticinese, quello del Grigionitaliano è caratterizzato dalla prevalenza di strutture di piccole dimensioni e gestite mediamente da operatori che si occupano di tutti gli aspetti della loro attività, molti dei quali attivi a titolo volontario. Fattori questi che si riflettono anche a livello economico: ad esempio, nel Grigionitaliano il valore aggiunto diretto per gli investimenti a sostegno delle attività culturali è di circa il 20% inferiore rispetto a quello ticinese.
Al di là di questo dato, evidentemente legato alle particolarità del territorio e alla mancanza di grandi centri urbani, lo studio sul Grigionitaliano ritrae un settore culturale variegato e in grado di offrire un’offerta di qualità, e sottolinea le potenzialità di una regione in cui sono forti le tracce di grandi personalità della cultura internazionale nate o vissute nelle sue valli.
Emerge parallelamente il grande potenziale di sviluppo in chiave turistica, e l’opportunità, anche grazie alla messa in rete degli attori coinvolti, di attrarre nel Grigionitaliano visitatori interessati a una proposta culturale di qualità. Ciò che “potrà poi innescare ulteriori effetti positivi in ambito economico, soprattutto legati ai benefici per il settore turistico e al miglioramento della qualità di vita”.
Lo studio “L’impatto economico della cultura nel Grigionitaliano” è consultabile sui siti web della Pro Grigionitaliano, della RSI e dell’istituto BAK Economics, e sarà presentato ufficialmente il 23 ottobre 2021 nell’ambito dell’assemblea annuale dei delegati della Pro Grigionitaliano.
In concomitanza con lo studio sull’impatto economico della cultura commissionato nel 2020 dal Canton Ticino all’istituto BAK Economics, la RSI, membro del gruppo di accompagnamento per il progetto ticinese, ha deciso – nel rispetto del suo mandato di servizio pubblico, che si estende all’intera Svizzera italiana – di affidare a BAK Economics un ulteriore studio relativo al panorama culturale del Grigionitaliano. L’obiettivo comune è contribuire alla valorizzazione del settore culturale della Svizzera italiana nel suo complesso, mettendone in evidenza il potenziale economico.
L’analisi è stata condotta nel corso del 2020 in collaborazione con la Pro Grigionitaliano (PGI), associazione che promuove l’identità culturale della regione, e ha coinvolto un vasto gruppo di istituzioni ed operatori rappresentativi dell’intera offerta culturale della parte italofona del Canton Grigioni.
Lo studio relativo al Grigionitaliano, pubblicato in questi giorni contemporaneamente a quello relativo al Canton Ticino, conferma che al di là del loro “ruolo sociale, emozionale e formativo, le attività culturali giocano un ruolo importante anche a livello economico, con molteplici effetti positivi che si trasmettono sull’intero sistema economico regionale”, primi fra tutti la creazione di valore aggiunto e di posti di lavoro anche al di fuori dello stretto ambito culturale.
Il contesto pandemico ha purtroppo limitato parzialmente la raccolta di dati e informazioni: in particolare, non è stato possibile intervistare i visitatori di istituzioni e manifestazioni culturali del Grigionitaliano. I ricercatori hanno ovviato ricorrendo a interviste qualitative con i responsabili di diverse istituzioni culturali attive nella regione.
Dallo studio emerge che, contrariamente al panorama culturale ticinese, quello del Grigionitaliano è caratterizzato dalla prevalenza di strutture di piccole dimensioni e gestite mediamente da operatori che si occupano di tutti gli aspetti della loro attività, molti dei quali attivi a titolo volontario. Fattori questi che si riflettono anche a livello economico: ad esempio, nel Grigionitaliano la produzione di valore aggiunto generata dalle sovvenzioni destinate al settore culturale è inferiore di circa il 20% rispetto a quanto avviene in Ticino.
Al di là di questo dato, evidentemente legato alle particolarità del territorio e alla mancanza di grandi centri urbani, lo studio sul Grigionitaliano ritrae un settore culturale variegato e in grado di offrire un’offerta di qualità, e sottolinea le potenzialità di una regione in cui sono forti le tracce di grandi personalità della cultura internazionale nate o vissute nelle sue valli.
Emerge parallelamente il grande potenziale di sviluppo in chiave turistica, e l’opportunità, anche grazie alla messa in rete degli attori coinvolti, di attrarre nel Grigionitaliano visitatori interessati a una proposta culturale di qualità. Ciò che “potrà poi innescare ulteriori effetti positivi in ambito economico, soprattutto legati ai benefici per il settore turistico e al miglioramento della qualità di vita”.
Lo studio “L’impatto economico della cultura nel Grigionitaliano” è consultabile sui siti web della Pro Grigioni Italiano, della RSI e dell’istituto BAK Economics, e sarà presentato ufficialmente il 23 ottobre 2021 nell’ambito dell’assemblea annuale dei delegati della Pro Grigioni Italiano.