La coordinatrice Simona Bernasconi ci parla dei nuovi arrivi nella redazione che ogni giorno porta nelle nostre case le previsioni del tempo. Un team di cinque persone tutto al femminile.
Il team Meteo RSI si è arricchito di alcuni volti nuovi. Ce li puoi presentare?
La nuova squadra è nata da una fortuita casualità. Ovviamente sono dispiaciuta per la partenza di Lorenzo Di Marco, per alcuni anni mio collega cui auguro di cuore tanta fortuna, ma sono anche molto felice che questo nuovo team sia tutto al femminile, perché credo fermamente nella collaborazione tra donne e nel supporto reciproco. Inoltre considero le nostre unicità un arricchimento. Siamo infatti cinque persone completamente diverse, di età compresa tra i 29 e i 50 anni, ognuna con il proprio carattere e stile. Se avessi a disposizione solo due aggettivi per descrivere al meglio le caratteristiche principali che definiscono le mie nuove colleghe direi di Giada Rossi che è creativa e generosa, di Eloisa Mascitti che è leale e ironica e di Stella N'Djoku che è sensibile e spontanea. Infine di Rosita Orlando, che mi accompagna in questo viaggio ormai da qualche anno, direi che è solare e scrupolosa.
Per chi volesse seguire le loro orme che tipo di formazione / percorso professionale è consigliato?
Non c'è un profilo meteo ad hoc. Anche in questo caso abbiamo profili e percorsi diversissimi. Sicuramente ci sono alcune caratteristiche da cui non si può prescindere: una passione per la meteorologia e la geografia, una buona capacità comunicativa e buone conoscenze informatiche. C'è poi da seguire una formazione interna, che può anche risultare impegnativa, e dei corsi di meteorologia di base che si svolgono a Locarno-Monti presso la sede di MeteoSvizzera.
Al contrario di quello che molti pensano, il lavoro di una redattrice o di un redattore meteo è più complesso di quanto si possa immaginare. Ce lo puoi descrivere?
La prima cosa da dire è che il nostro lavoro per certi versi è molto solitario: andiamo in onda 365 giorni l'anno e la collega di turno trascorre buona parte della giornata da sola in redazione per realizzare i quattro prodotti da diffondere, ossia la meteo dopo il TG delle 12.30 e le tre edizioni serali.
Il mattino riceviamo da MeteoSvizzera tutti i dati e gli aggiornamenti necessari per preparare testi e grafica del primo appuntamento meteo. Dopo un breve briefing con i previsori di Locarno-Monti registriamo un audio che sovrapporremo alla grafica e che servirà per ultimare il primo prodotto TV della giornata. In seguito, ci occupiamo di elaborare la parte grafica più complessa per le edizioni serali e redigiamo i relativi testi, trasformando le informazioni più tecniche in un racconto che risulti comprensibile e gradito al pubblico.
Accanto all'attività redazionale c'è pure una fase di preparazione per la messa in onda, durante la quale ci affidiamo alle mani esperte delle nostre truccatrici e indossiamo gli abiti scelti per noi dalle costumiste. Siccome il tempo è in continua evoluzione e le condizioni metereologiche possono cambiare velocemente, nel corso del pomeriggio ci confrontiamo un'ultima volta con i previsori di MeteoSvizzera per aggiornare i dati e, grazie al loro prezioso supporto, sistemare anche i testi. Ad esempio, in questo periodo dell'anno, l'attenzione è rivolta alle allerte canicola oppure alle precipitazioni intense. Solo dopo aver riletto i testi e dato un ultimo controllo alla grafica possiamo finalmente dare il meglio di noi registrando i tre appuntamenti serali all'intero dello studio 2 che chiamiamo anche la “casa dell'informazione".
La Meteo resta una delle trasmissioni più seguite e attese del palinsesto. Si sente il peso di questa responsabilità?
Diciamo che la responsabilità è grande, seppur condivisa con i previsori di MeteoSvizzera. I costanti aggiornamenti ci rendono decisamente più sicure anche se ancora oggi molti telespettatori credono che a commettere qualche piccolo errore di previsione siamo noi che entriamo quotidianamente nelle case del pubblico, ma di questo ne ridiamo insieme.
È comunque un aspetto che ci rende molto felici, perché significa che il nostro è un pubblico molto attento e partecipe, come testimoniano le centinaia di bellissimi scatti che giungono ogni giorno alla nostra redazione! È incredibile questa vicinanza, tanto che è impossibile non provare un'emozione e una gratitudine fortissima per tutto questo affetto.
Che è poi lo stesso sentimento che percepiamo quando il nostro pubblico viene a farci visita negli studi di Comano, spinto dalla curiosità di conoscerci meglio. Anzi, approfitto dell'occasione per ricordare che siamo sempre molto felici di accogliere il pubblico che ci segue.