Una serata speciale, "Afghanistan, l'anima di un paese", che propone testimonianze e interviste con protagonisti, famiglie, giornalisti, fuggiti dal loro paese, spezzoni di documentari, musica live del Ensemble Kaboul. Una proposta in onda dallo Studio 2 della RSI a Besso, in diretta radiofonica (Rete Due, alle 20.45) e televisiva (LA 2, dalle 21.05). A seguire in TV, sarà diffuso il film “Il cacciatore di aquiloni”, l’adattamento cinematografico dell’omonimo libro di fama mondiale dello scrittore afgano Khaled Hosseini.
Dalla caduta di Kabul in mano ai Talebani, la situazione si è fatta drammatica con una fuga in massa dall’Afghanistan, con una situzione economica estrema che condanna parte della popolazione alla fame e con prospettive alquanto cupe in particolare per le donne. A 25 anni di distanza è ritornato l’incubo dell’oscurantismo e dell’intolleranza religiosa.
La serata prodotta da Roberto Antonini e condotta da Francesca Mandelli, con la regia di Philippe Blanc, si prefigge di raccontare in tutte le sue articolazioni la realtà di un paese in guerra da ormai oltre 40 anni. Perché i talebani sono tornati al potere? Perché gli afghani non hanno saputo resistere? In che modo la presenza americana ha comunque cambiato l’Afghanistan? E cosa possiamo aspettarci in futuro? Come possiamo aiutare la popolazione?
Interrogativi ai quali sono chiamati a rispondere gli ospiti, tra cui la Principessa Soraya Malek, nipote del re Amanullah, il grande modernizzatore; Maasood Senjar, il giornalista afgano più celebre, direttore della radio afghana Ansar FM fuggito all’arrivo dei talebani; Jamileh Amini, da anni rifugiata in Ticino.
Ma Afghanistan non è solo guerra: il paese può contare su una forte tradizione culturale, poetica e musicale, che la serata pubblica vuole ricordare e presentare in tutta la sua ricchezza e intensità.
La programmazione a tema si completa con un altro film, Le rondini di Kabul, LA 2, martedì 14 dicembre, 21:20.