L'Azienda

Un nuovo volto a Paganini

Con la nuova stagione arriva Lalitha Del Parente

  • 22 settembre 2023, 10:39
Lalitha Del Parente

Novità in casa del settimanale musicale Paganini, la cui nuova stagione torna in programmazione da domenica 1° ottobre alle 10.30 su LA 1: a Elisa Netzer e Duilio Galfetti si aggiunge tra i presentatori il volto di Lalitha Del Parente, violinista, redattrice di Rete Due e drammaturga, che abbiamo intervistato.

Per te è la prima volta alla conduzione di un programma. Come ti senti?

Sono molto felice e anche un po’ emozionata.

È come per un viaggio. Conosci la strada da percorrere ma tutto è una novità, tutto è ancora da scoprire. Certo è che i compagni di viaggio sono fondamentali. I colleghi del team Paganini sono fantastici, mi hanno aiutata a salire a bordo di questo treno in corsa, mi hanno fatta sentire da subito parte del gruppo.

Paganini è una trasmissione che da molti anni accompagna gli spettatori della Svizzera italiana alla scoperta della cultura musicale. Cosa significa per te diventare il nuovo volto di questo programma?

È una bellissima opportunità. Allo stesso tempo mi rendo conto della grande responsabilità che comporta. Giuseppe Clericetti è stata una figura unica, insostituibile. Io spero di riuscire a trasmettere la mia conoscenza e il mio entusiasmo per la musica attraverso il mio punto di vista. Ma non sono sola, con me ci sono due musicisti e presentatori eccezionali: Elisa Netzer e Duilio Galfetti. Assieme ne combineremo delle belle.

Come descriveresti il tuo rapporto con la musica?

Difficile trovare una risposta. Mi sorgono quasi sempre solo domande. Cosa mi racconta questo brano? Di quali messaggi si fa portatore?

il/la compositore/compositrice lo cantano mentre si pettinano? Qualche volta mentre viaggio in treno verso Zurigo mi trovo a voler ascoltare un pezzo in particolare, un movimento in particolare. Instauro così un rapporto a metà tra la certezza e la necessità con la musica scelta per quel preciso momento.

Quando e come è nata la tua passione per la musica?

Mia zia, Bruna Del Parente ha suonato per molto tempo nell’OSI. È stata lei a trasmettermi l’interesse per la musica e in particolare per il violino.

Mi diceva: “Conoscere la musica è come sapere una lingua.” Le sue lezioni erano ricche di aneddoti: a volte riguardavano i colleghi di lavoro, a volte l’ultima puntata di una telenovela argentina oppure il racconto fantasioso di uno dei quadri che aveva appeso in camera. Tra un aneddoto e l’altro c’erano le scale stonate, gli esercizi studiati solo fino a metà e una cadenza arruffata. Imparai che la musica è un modo di parlare, di camminare, a volte è un modo per piangere, per arrabbiarsi, per raccontare una fetta del nostro mondo anche a chi non sa nulla di noi. Ogni tanto Bruna mi diceva che la musica era inutile. Poi prendeva e andava nell’orto a legare le piantine di pomodori.

Quali consigli daresti a un giovane che vuole trasformare la propria passione per la musica in una carriera?

Su un taccuino ho segnato una frase che mi piace molto. Nessuna idea di chi l’abbia detta o scritta. “Se vuoi che la tua musica cammini per il mondo, in essa dovrai raccontare la tua storia”.

Hai altri interessi oltre al mondo musicale?

Da qualche tempo ho scoperto la scrittura. Non mi ero mai cimentata seriamente ma poi è arrivata la pandemia e nella Svizzera Italiana è nato un corso di drammaturgia contemporanea: Luminanza. Ho cominciato così a pensare a storie bislacche animate da altrettanti personaggi bislacchi.

Ogni volta che scrivo, mi sembra di riordinare i colori di un cubo di Rubik scomposto. Giro, controllo cosa manca, faccio tre mosse all’indietro e ripesco quella scena che avevo lasciato nella bozza numero 2, ma ora siamo alla numero 17. Il mio cubo di Rubik non si aggiusta mai del tutto, resta sempre con qualche colore fuori posto.

Recentemente Carla Norghauer, una delle personalità più note della RSI, ti ha dato una mano per prepararti in vista del tuo nuovo ruolo di presentatrice. Ci vuoi raccontare come è andata?

Carla Norghauer mi ha illustrato con entusiasmo e professionalità la grande macchina del contesto televisivo. L’atmosfera nello studio è diventata subito frizzante. La sua energia è contagiosa, rassicurante.

Il consiglio più importante che mi ha dato è stato: “Questo è il mestiere più bello del mondo!Non c’è una formula magica che funziona per tutti allo stesso modo, devi trovare la tua strada per arrivare alla gente”. Ho provato a convincerla del fatto che è la Oprah della Svizzera Italiana ma lei ha negato.

La nuova stagione di Paganini è alle porte. Puoi darci qualche anticipazione?

Come i migliori sequel delle migliori serie Netflix: vi aspettiamo con tanta musica, tante storie e tante emozioni.

Correlati

Ti potrebbe interessare