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Francesca Margiotta e Rete Tre: un ritorno al primo amore

Alla scoperta dell’altro contenitore del mattino, SupercaliFra, in onda dalle 8.20 alle 11.15

  • 24.03.2021, 17:28
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Continua il viaggio fra i volti, o meglio le voci, di Rete Tre. Dopo Parzialmente scremato, andiamo alla scoperta dell’altro contenitore del mattino, SupercaliFra in onda dalle 8.20 alle 11.15. E chi meglio di colei che dà il nome alla trasmissione per parlarcene? Abbiamo fatto una chiacchierata con Francesca Margiotta, al timone di questo programma da pochi giorni e che ritorna nella Rete che l’aveva lanciata 18 anni fa.

È appena iniziata la tua avventura su Rete Tre con SupercaliFra, come ce lo descriveresti? Com’è stato l’impatto?

L’impatto è stato sicuramente piacevole. SupercaliFra è un programma che accompagna il mattino di chiunque ci ascolti: gente che è in telelavoro, persone che si spostano col loro mezzo di trasporto, chi fa il bucato, chi fa sport, chi desidera semplicemente un buon accompagnamento musicale intervallato da notizie, curiosità, sorrisi e le “incursioni” dei colleghi della Redazione che, ogni giorno, fanno capolino portando all’attenzione temi caldi, attualità nostrana o internazionale, tutto ciò di cui si può e si deve parlare. Insomma, una specie di borsa di Mary Poppins in cui sta proprio tutto!

Come si prepara una puntata di SupercaliFra?

Gli spunti dei nostri programmi, e dunque anche di SupercaliFra, sono dati dalle notizie locali e internazionali che hanno qualcosa di speciale e che possono essere raccontate con un tono particolare: a volte è la rete a darci gli spunti, le buone notizie, la tecnologia, il cinema… a volte sono i giornali, le riviste. Ovviamente cerchiamo laddove possibile di leggere questi spunti in chiave ironica. Con i colleghi della redazione, poi cerco di creare un “filo” tra i miei interventi in animazione ed il loro momento. Siamo una squadra!

Un piccolo riassunto della tua carriera fin qui alla RSI.

Una lunga strada che è partita dal concorso del 2003, col quale sono entrata nel pool degli animatori di Rete Tre. Dopo qualche anno sono passata a Rete Uno per un’altra serie di belle esperienze, da Albachiara a “Passo a Prenderti”. Poi il salto nel mondo della TV: dai microfoni ai fornelli con tre stagioni di “Cuochi d’Artificio” come presentatrice; seguite a un altro anno televisivo come inviata per Filo Diretto. Ma la radio mi mancava e sentivo che mi chiamava a gran voce! L’occasione di tornare a Rete3, la mia CASA, è stata un vero regalo! Ed eccomi qui

Differenze tra lavorare in radio e in tv? Pro e contro?

Nessun pro o contro, semplicemente lavori molto diversi. La televisione, l’immagine, sono fatte di molti più attori e passaggi tecnici rispetto alla radio che dal canto suo può trasmettere più immediatezza ed essere tecnicamente più leggera. Se però vuoi le immagini, c’è la tele! Che è ugualmente fatta con impegno e amore.

Bisogna avere delle caratteristiche particolari per essere un conduttore radiofonico?

È una domanda difficile! Posso dirvi la mia. Sicuramente un conduttore è la classica persona che ha sempre qualcosa da dire, che sa riempire gli spazi anche davanti agli imprevisti, che ha una buona cultura generale e molta curiosità e sa leggere la realtà anche in modo un po’ trasversale. Ah: l’ironia e l’autoironia facilitano molto il lavoro!

Capitolo social: li usi tanto? Pensi che possano essere utili per fare da volano a un programma come il tuo?

Uso i social per restare in contatto con gli amici, anche quelli che sono stati tanto vicino al mio cuore e per i motivi più disparati oggi vivono lontano da me, li uso per condividere la musica che amo, per dire la mia, ogni tanto. Ma sono una fruitrice molto “mordi e fuggi”! Dimenticavo: li uso anche per dare visibilità a cani e gatti in cerca di casa, perché mi si spezza il cuore a saperli nei canili e nei gattili!

SupercaliFra è sicuramente un nuovo tema che porterò all’attenzione dei miei contatti social.

La musica è una delle colonne portanti della radio, ci parli del tuo rapporto col mondo delle sette note?

Amo la musica ed è come l’ossigeno che respiro! Da moltissimi anni canto in un coro (che, ahimè, è sopito in attesa di tempi migliori!) e nella mia vita ho assaggiato quasi tutti i generi musicali: dall’amore per il grunge alla black music, dal jazz alla dance. Nel cuore e nella testa c’è spazio per tutto, ed il rapporto è di costante scoperta.

Infine ti chiediamo un piccolo autoritratto!

Scimmia: così mi chiamavano i miei nonni perché ero vivace, un po’ dispettosa, chiacchierina. Non sono molto cambiata: ora forse sono un po’ più “pantofolaia” ma amo sempre stare in mezzo alla gente, un buon libro, un bel film (mi piace di tutto, ma se devo mettere sul tavolo due generi, direi gialli/thriller e fantasy di qualità), buon cibo cucinato con passione da condividere con chi è mio amico.

Cantare è la mia passione: non vedo l’ora di riprendere l’attività! Molto difficile trovare il piatto preferito: amo il buon cibo ed assaggiare la cucina di altri Paesi. La tradizione asiatica, ad esempio, è qualcosa di straordinario soprattutto per le enormi differenze rispetto alla nostra. Ma alla fine, se devo scegliere la goduria pura e semplice, scelgo una buona-buona- pizza!

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