I laboratori medici pagano a volte cifre molto alte agli studi medici: sono i cosiddetti “kickback”, o “retrocessioni”. Si tratta di pagamenti, regolamentati dalla legge sull’assicurazione sanitaria, da un laboratorio di analisi a uno studio medico che effettua delle ordinazioni. Questi kickback devono però essere trasferiti poi ai pazienti, altrimenti, generalmente, sono illegali.
Ma nella realtà è davvero così? I conti, in effetti, non sempre tornano. E anche le assicurazioni malattia, alle quali spetta il controllo sulle retrocessioni, chiedono di riesaminare il sistema.