Lorenzo: “Continuo ad avere diverbi con persone che non tengono al guinzaglio il proprio cane. Sono già stato morso e mi fanno paura. Una volta per tutte: questi cani devono restare al guinzaglio o no?
Caro Lorenzo,
un proverbio popolare dice che il cane è il migliore amico dell’uomo e c’è persino chi si è spinto ad affermare che “chi non ha tenuto con sé un cane, non sa cosa sia amare ed essere amato” (Mariano José de Larra). Personalmente un po’ ci credo ma, lo ammetto, sono di parte. La mia cagnolina si chiama Chloe, è una dolcissima Jack Russell di un’anno e quattro mesi.
Chi decide di acquistare un cane deve essere consapevole del fatto che si sta assumendo una grande responsabilità, sia nei confronti del suo nuovo compagno a quattro zampe, sia nei confronti della società tutta. Il nostro ordinamento giuridico si occupa a più livelli dei cani, stabilendo, tra le altre cose che:
il detentore è tenuto provvedere ad una corretta socializzazione ed educazione del proprio cane (art. 7 cpv. 1 Legge sui cani);
il detentore è tenuto ad adottare le precauzioni necessarie affinché il cane non possa sfuggirgli o nuocere alle persone o ad altri animali (art. 7 cpv. 2 Legge sui cani);
il detentore di un animale è responsabile dei danni che quest’utlimo potrebbe causare (art. 56 CO);
nei luoghi frequentati dal pubblico o da altri animali, i cani vanno sempre tenuti al guizaglio e, se richiesto dalle circostanze, muniti di museruola (art. 7 cpv. 4 Legge sui cani);
Tuttavia, l’ordinanza federale sulla protezione degli animali stabilisce pure che: “Per quanto possibile i cani devono potersi muovere senza guinzaglio” (art. 71 cpv. 1 OPAn)
Questo potrebbe apparire contraddittorio ma, in realtà, richiama solo la necessità di applicare la prima regola che dovrebbe governare tutte le nostre azioni, ossia il buon senso. Pertanto, nelle vie, nelle piazze e nei parchi dei centri abitati il guinzaglio è sempre d’obbligo, quale misura di sicurezza, sia a favore delle persone e dei bambini che li frequentano, sia a tutela del cane stesso.
Tuttavia, più ci si allontana dalle zone chiaramente frequentate dal pubblico più il buon senso gioca un ruolo importante: se ci si trova da soli, e non ci sono cartelli come questi che indicano altrimenti, si può lasciar libero il proprio amico a quattro zampe, a patto che:
non appartenga ad una razza soggetta a restrizioni e
in caso di necessità il cane risponda effettivamente ai richiami e alle istruzioni del padrone.
L’aspetto fondamentale è quindi quello dell’educazione e della formazione del cane ma soprattutto del padrone. Anche se la legge non lo impone a tutti, il mio consiglio è assolutamente quello di frequentare i corsi offerti dagli educatori cinofili certificati. Solo così si ha infatti la possibilità di imparare a relazionari al meglio con il proprio cane, a capire i suoi segnali e le sue esigenze e a prepararsi al meglio per gestire ogni situazione.
Ah! Dimenticavo, quando uscite, ricordatevi di avere sempre con voi uno di questi, perché se il vostro cane fa un bisognino e non lo raccogliete, oltre a rischiare una bella multa, anche distinguere il padrone dal bisognino potrebbe essere difficile…
Avv. Gianluca Padlina, vice presidente dell'Ordine degli avvocati