È la notizia di cui tutti parlano, e lo faremo anche noi venerdì 6 novembre: le carni rosse trattate (salumi, cervelat, carne secca ecc.) sono state inserite nella categoria dei prodotti "sicuramente cancerogeni". A farlo è stata la IARC, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, che ha anche inserito tutte le carni rosse nella categoria "probabilmente cancerogene".
I commenti in proposito si sono sprecati, anche perché il tema è complesso e si presta facilmente a essere frainteso. Al centro della discussione, l'interpretazione del rischio, che è una faccenda decisamente personale influenzabile però dal modo in cui gli organi di informazione ne parlano. Sul tema Dario Bressanini ha pubblicato un interessante articolo, "Un culatello ci ucciderà? Comunicare il rischio", in cui propone ai lettori un gioco che vi sottoponiamo.
La sfida
Pensate ai vostri 5 cibi preferiti. Ora immaginate che lo IARC abbia scoperto che sono tutti sicuramente cancerogeni. Non lo sono però tutti allo stesso modo: lo IARC infatti non ha il compito di stabilire il livello di cancerogenicità dei cibi ma "solo" di appurare se siano cancerogeni o meno (insaccati e sigarette si trovano infatti nello stesso gruppo, nonostante le sigarette siano responsabili nel mondo di un milione di morti all'anno mentre le carni trattate di 37mila). Per decidere se rinunciare o meno ai vostri cibi preferiti avete bisogno di maggiori informazioni per riuscire a quantificare il rischio che correte.
In base alle informazioni che seguono, scegliete per ogni cibo cosa fare: continuare a mangiarne imperterriti, ridurne il consumo o eliminarlo totalmente.
Cibo A: mangiando 50g di questo cibo tutti i giorni, per tutta la vita, la probabilità di ammalarsi nel corso della vita si incrementa dell'1,08%.
Cibo B: se non lo mangiate mai la probabilità che vi venga il cancro è del 6%. Se ne mangiate 50g tutti i giorni della vostra vita la probabilità passa al 7%.
Cibo C: se ne mangiate ogni giorno 50g aumenta il rischio relativo di cancro del 18%.
Cibo D: causa un cancro abbastanza raro prima dei 40 anni. Dai 50 comincia a manifestarsi e raggiunge il suo picco a 70 anni. Circa un italiano su 14 ne viene colpito entro gli 84 anni di età.
Cibo E: è responsabile di 37mila morti l'anno. È il tumore più frequente in Italia (14%), seguito da seno e prostata. Quarto il tumore al polmone.
Allora, a quali di questi cibi rinuncereste e a quali no? Ditecelo nei commenti qui sotto.
E se qualche dubbio vi è venuto...