L'FBI ha perquisito lunedì la residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago in Florida. Lo ha detto l'ex presidente. Secondo quanto precisa la CNN martedì mattina, Donald Trump non era nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida durante la perquisizione da parte delle autorità. Si trovava infatti alla Trump Tower di New York.
All’emittente l’esponente repubblicano ha riferito che "la mia bella casa, Mar-A-Lago a Palm Beach, in Florida, è attualmente sotto assedio, perquisita e occupata da un folto gruppo di agenti dell'FBI, rivelando che i federali hanno anche "aperto la mia cassaforte". A suo avviso quanto avvenuto è una "strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra più radicali che disperatamente non vogliono che mi candidi alle elezioni del 2024".
Agenti a caccia di documenti classificati
La cassaforte perquisita dal personale dell'FBI che ha fatto irruzione lunedì nella residenza di Donald Trump in Florida si trova nello studio dell'ex presidente. Lo precisa la CNN. La notizia avvalorerebbe l'ipotesi che gli agenti federali stessero cercando documenti classificati che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca alla fine del suo mandato.
Secondo l'ex portavoce Stephanie Grisham, l'ex presidente "non gestiva correttamente i documenti riservati. L'ho visto passare in rassegna i documenti, buttarne via alcuni, strapparne altri e metterne in tasca altri ancora". La perquisizione nella residenza di Mar-a-Lago è iniziata attorno alle 10.00 di mattina di lunedì (le 16.00 ora svizzera) ma la notizia è stata diffusa solo in serata dallo stesso ex presidente.