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Il ginocchio a terra divide ancora

Nike ha scelto Colin Kaepernick come testimonial: l’ex quarterback divenne il simbolo della protesta antirazzista negli USA, scatenando l’ira di Trump

  • 7 settembre 2018, 18:09
  • 9 giugno 2023, 00:05

La pubblicità che divide l'America

Telegiornale 07.09.2018, 14:30

Gli Stati Uniti sono nuovamente divisi tra sostenitori e detrattori di Donald Trump. E questa volta la polemica è scatenata dalla Nike, la famosa azienda di abbigliamento sportivo che ha scelto come testimonial Colin Kaepernick: il giocatore di football afroamericano che per primo si inginocchiò durante l’inno nazionale, diventando il simbolo di una protesta antirazzista e scatenando l’ira del presidente, che ora se l’è presa anche con la multinazionale.

Kaepernick nello spot della Nike

RSI Info 07.09.2018, 19:54

  • RSI/Bleff

“Credi in qualcosa, anche se questo significa sacrificare tutto”: è questo lo slogan che appare sull’ultima pubblicità della Nike, con il volto di Kaepernick sullo sfondo.

L’ex quarterback dei San Francisco 49ers, nel 2016, si mise in ginocchio durante l’inno e la reazione del presidente fu rabbiosa e volgare: “Non vorreste vedere i dirigenti della NFL dire, quando qualcuno non rispetta la nostra bandiera, fuori questi figli di puttana dal campo, siete licenziati?”, era stata la domanda rivolta da Trump ai suoi sostenitori due anni fa. Ed effettivamente Colin Kaepernick era rimasto senza contratto. Ma il ginocchio a terra è diventato simbolo di resistenza.

La pubblicità dell’azienda a stelle e strisce ora ha lanciato un messaggio. Ma un messaggio che divide. Secondo l’esperto David Hollander, professore alla New York University, la mossa di Nike è tuttavia vincente: “Nike fa business, alza il dito in aria e sente da che parte tira il vento. Mettendosi con Kaepernick segna un punto a suo favore”. E il quarterback inginocchiato adesso si è alzato, è pronto per diventare un’icona.

TG-MC/ludoC

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