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Madri surrogate ostaggio della guerra

Molti genitori faticano a recuperare i figli in Ucraina, uno dei pochi Paesi dove è permessa la gestazione per altri commerciale

  • 8 aprile 2022, 15:45
  • 20 novembre, 18:19
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Molti bimbi sono nati nei rifugi sotterranei

  • Keystone
Di: RTS/sf 

Sono molte le donne in Ucraina che si mettono a disposizione come madri surrogate e l'inizio della guerra ha sconvolto anche questa realtà nel Paese. Centinaia di famiglie, che aspettavano un figlio nato da un madre ucraina, hanno visto stravolto il loro mondo e faticano ad abbracciare i neonati.

Tra di loro anche degli svizzeri, come Roland e Mercedes Frey, il cui figlio Cristiano è nato lo scorso 15 febbraio a Kiev. I genitori contavano di fermarsi per oltre un mese nella capitale per concludere la procedura di adozione, ma l'inizio delle ostilità il 24 febbraio ha cambiato tutto.

Roland e Mercedes, come hanno raccontato ai microfoni di RTS, decidono di non nascondersi nella metropolitana ma di restare nel loro appartamento, da dove sentono spari e esplosioni. Dopo cinque giorni, la famiglia riesce a lasciare il Paese in guerra con l'ultimo convoglio dell'ambasciata svizzera. I genitori e il bimbo sono ormai in sicurezza in Svizzera, così come la madre surrogata, che è arrivata con i suoi due figli e resta in contatto con i Frey.

In molti altri casi la situazione non è ancora risolta: mentre i genitori attendono notizie, le madri surrogate si sono trovate a dare alla luce i bimbi in un rifugio sotterraneo, come quello organizzato dalla principale agenzia di gestazione per altri del Paese.

Maternità surrogata in Ucraina

Sono oltre 2'500, secondo le stime, i bimbi nati ogni anno da madri surrogate in Ucraina, uno dei pochi Paesi a permettere la gestazione per altri commerciale. Le madri surrogate devono quindi partorire in Ucraina o affrontare importanti problemi giuridici se lasciano il Paese. La maternità surrogata è invece vietata in Svizzera dalla Costituzione federale dal primo gennaio 2001. Di conseguenza, in Svizzera non sono riconosciuti contratti di maternità sostitutiva e i documenti che ne derivano, poiché non compatibili con il diritto elvetico. Così, anche i bambini concepiti da una madre sostitutiva straniera non acquisiscono la nazionalità svizzera dei genitori che si sono serviti della gravidanza surrogata.

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