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Il Venezuela piange la morte del suo presidente

Il presidente morto a 58 anni. Venerdì i funerali, il potere ad interim al vice Maduro. Necessarie nuove elezioni

  • 06.03.2013, 07:42
  • 05.06.2023, 18:00
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Il presidente del Venezuela Hugo Chavez è deceduto, in seguito alla lunga malattia che lo aveva colpito, ieri alle 16.25 ora locale. La notizia è stata diffusa dal vicepresidente Maduro alle 23.00 ora svizzera.

Due giorni fa il Governo aveva comunicato il peggioramento delle condizioni di Chavez a a causa di una grave infezione. Il presidente si era sottoposto alla metà di dicembre all’Avana ad una quarta sessione di cure contro il cancro nello spazio di un anno e mezzo. Da allora non è riapparso in pubblico. Sono solo circolate poche fotografie dal letto dell’ospedale.

Chavez, rieletto nello scorso ottobre, non ha mai assunto formalmente il suo nuovo mandato, con il giuramento rituale davanti alla Corte Suprema di Giustizia: la cerimonia era prevista per lo scorso 10 gennaio, ma è stata annullata a causa del ricovero sull'isola di Cuba. Ora nel paese sudamericano dovranno svolgersi nuove elezioni politiche.

Il potere ad interim al vice presidente Maduro

Il vicepresidente Nicolas Maduro assicura la presidenza ad interim e non il presidente dell'Assemblea Nazionale, Diodado Cabello, una decisione che secondo alcuni analisti potrebbe rappresentare una violazione della Costituzione. Nicolas Maduro ha informato dell'intenzione di schierare l'esercito "a tutela della pace".

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I funerali venerdì

La salma di Chavez sarà portata dall'Hospital Militar alla hall dell'Academia Militar di Caracas: è qui che venerdì mattina si svolgeranno i funerali. I familiari e i dirigenti oltre a numerosi presidenti latinoamericani, daranno quindi l'ultimo addio. Non è noto se e quali capi di Stato o di Governo di altri continenti parteciperanno alle esequie.

Colpito da tumore

La lotta contro il cancro di Hugo Chavez per mesi è stata avvolta nel mistero da quando, nel giugno del 2011, il leader bolivariano ha annunciato da Cuba che era stato operato pochi giorni prima per un “ascesso tumorale”, senza precisare nè la natura nè l'organo raggiunto dalla malattia. Da allora, il governo di Caracas ha smentito le varie speculazioni pubblicate dalla stampa internazionale dove si è parlato principalmente di un cancro all’intestino.

Le reazioni

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon , è rattristato per la morte del presidente Chavez. Ban ha espresso le sue condoglianze alla famiglia, al governo e al popolo del Paese latinoamericano. "Chavez si è battuto per le aspirazioni e le sfide delle persone più vulnerabili fornendo un impulso decisivo per i nuovi movimenti di integrazione regionale, pur mostrando solidarietà verso altre Nazioni del mondo".

“In questo momento difficile per la morte del presidente Hugo Chavez - scrive Barack Obama - gli Stati Uniti ribadiscono il loro sostegno al popolo venezuelano e il loro interesse per lo sviluppo di un rapporto costruttivo con il governo venezuelano”.

Per Fidel Castro , Hugo Chavez era "come un vero figlio": lo ha sottolineato il governo cubano, poco dopo la notizia della morte del presidente venezuelano, amico da tanti
anni del leader cubano.

Un uomo “forte” e “fuori dal comune (…) che guardava al futuro ed era sempre estremamente esigente verso se stesso”: in questo modo invece il presidente russo Vladimir Putin ha voluto ricordare in un telegramma Hugo Chavez. Il suo omologo francese, François Hollande , da parte sua, ha affermato che Chavez “ha profondamente segnato la storia del suo paese”.

Sognava di seguire le orme di Fidel Castro

Lunghi anni al potere, in lotta contro l'opposizione, gli Stati Uniti e, più di recente, col tumore. Hugo Chavez, morto ieri a Caracas, è riuscito a imporre la sua personalità espansiva, carismatica e spesso spigolosa.
Leader politico con caratteristiche da show man, sempre vicino al pubblico, Chavez è sempre stato posseduto da un'ostinata volontà di imporsi nel suo paese e anche a livello mondiale, ereditando il ruolo dal suo amico Fidel Castro.
Di fatto, è stato uno dei leader più noti dell'America Latina antimperialista, spina nel fianco di Washington. Per 14 anni al potere, Chavez non nascondeva la tentazione di voler guidare il Venezuela fino al 2031. Su tutti i fronti, dall'economia alla società, dalla politica alla cultura, ha cambiato radicalmente la faccia del paese. Per i suoi oppositori è stato un volgare demagogo, che ha nascosto il proprio autoritarismo nella retorica populista. Per i suoi sostenitori - numerosi soprattutto nelle fasce marginali del Venezuela - è stato invece un autentico rivoluzionario.
Ex colonnello paracadutista, è sempre stato battagliero e allo stesso tempo sognatore. Nato il 28 luglio 1954 a Sabaneta, nello Stato di Barinas (est del paese) da una famiglia di insegnanti di campagna, è entrato presto nell'esercito. Amava il baseball, ma la sua vocazione sportiva è stata presto superata dalla passione per la politica, da quando - a 21 anni - rimase affascinato dalla figura di Simon Bolivar, l'eroe della liberazione latinoamericana.
Sempre al fianco di Cuba e prodigando simpatie alle nazioni che hanno sfidato il potere a stelle strisce, negli ultimi due-tre anni era entrato in un cono d'ombra, e non solo per i suoi problemi di salute: sullo scenario latinoamericano è spuntata infatti la stella del Brasile, un vero colosso e soprattutto un modello diverso di socialismo, più moderato e aperto di quello di Caracas. L'ultima sua grande vittoria elettorale è dello scorso 7 ottobre, quando ha preso 8 milioni di voti, battendo il giovane leader dell'opposizione, l'avvocato Henrique Capriles.
La data chiave dell'ultimo periodo della sua lunga malattia è stata la notte tra l'8 e il 9 dicembre, quando il presidente ha reso noto che doveva rientrare quanto prima a Cuba per sottoporsi al quarto intervento chirurgico. Nello stesso drammatico intervento alla televisione aveva di fatto designato un successore: il vicepresidente Nicolas Maduro. Lo stesso che ne ha annunciato ieri la scomparsa fra le lacrime.

Le condoglianze di Ueli Maurer

La Svizzera, tramite il presidente della Confederazione Ueli Maurer, ha espresso alle autorità venezuelane e alla popolazione del paese latinoamericano cordoglio per la morte del presidente Hugo Chavez. Lo ha reso noto il Dipartimento federale degli esteri. Sull'ala ovest del Palazzo federale la bandiera svizzera è a mezz'asta, come vuole la tradizione quando si verifica il decesso di un capo di Stato in carica.

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  • RG 12.30 Il servizio di Alan Crameri

    RSI Info 20.02.2013, 17:22

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  • RG 12.30 Il servizio di Alan Crameri

    RSI Info 20.02.2013, 17:22

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  • PP 12.00 Il dopo Chavez

    RSI Info 06.03.2013, 13:11

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  • RG 07.00 GUANELLA CHAVEZ 06.03.13 OK ok.MUS

    RSI Info 06.03.2013, 08:09

    • credits

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  • Biografia a cura di Silvia Piazza

    RSI Info 06.03.2013, 08:09

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  • RG 18.30 I problemi economici del Venezuela nell'intervista di Alessandro Bertellotti ad Aldo Garzia, scrittore e specialista di America Latina

    RSI Info 06.03.2013, 18:57

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