Luglio e agosto sono, per molti, mesi di migrazione. Breve, certo, ma... di migrazione sempre si tratta. Si parte da un luogo e se ne raggiunge un altro. Solo 10-15 giorni di cambiamento - certo - che, a volte, coincidono però con la decisione di partire, di andare in un altro luogo per sempre. È così che è nata l'idea di una settimana dedicata a tribù e popoli migranti (e spesso poco conosciuti).
Partiremo domani, lunedì 6, dall'Etiopia dove Franco Zambon ha incontrato i falasha, una tribù autoctona di religione ebraica. Martedì 7, con Valerio Maggio, arriveremo al confine nord tra Thailandia e Birmania dove incontreremo i Karen per poi ritrovaci, mercoledì 8, addirittura in Perù. Qui Ruben Lagattolla ha incontrato alcuni rappresentanti della tribù degli Shipibo-Conibo, tribù che viveva nella foresta amazzonica e che ora... ha dovuto migrare in città. Giovedì 9 torneremo in Europa, più precisamente in Albania. Qui vivono i bektashi e di loro ci racconterà Marco Carlone. Ultima tappa del nostro viaggio: la Mongolia. Ci siamo andati con Gabriele Battaglia che ci racconterà di come i Mongoli, popolo migrante per antonomasia, si sia visto - recentemente - precludere l'accesso alla capitale, la città di Ulan Bator.
Buon viaggio.
m.c.
Le storie dei migranti ticinesi: