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Storia di Amal Abu Moailqe

Ingegnera, fondatrice di Sketch Engineering - una start-up energetica - ha deciso di non lasciare la Striscia di Gaza e riaccendere la speranza

  • 27 febbraio 2019, 06:44
  • 22 novembre, 22:54
03:14

Donne di Gaza 2

RSI/Daniela Sala - Eleonora Vio 28.02.2019, 18:39

Le ore di energia elettrica disponibili nella Striscia di Gaza- abitata da circa 2 milioni di palestinesi - sono cinque, massimo 6 al giorno. Chi non può permettersi un generatore a gasolio, resta al buio per tutto il resto della giornata.

Uuna giovane imprenditrice e ingegnera sta provando però a cambiare le cose. Insieme al suo team ha progettato e realizzato un generatore d'emergenza a energia solare. E, soprattutto, a basso costo. Lei è Amal Abu Moailqe, si è laureata in ingegneria meccatronica a Gaza e, quando si è iscritta alla facoltà, era l'unica donna.

La decisione di fondare una start-up, Sketch Engineering, è nata all'indomani dell'operazione militare israeliana “margine di Protezione” nel 2014. Era tutto distrutto, racconta Amal, ed impegnarsi per ricostruire era l'unico modo per non perdere la speranza. Il blocco israeliano imposto alla Striscia dal 2007 rende molto complessa l'importazione di materiali e strumenti. Per questo motivo, Amal e i suoi colleghi hanno la necessità di trovare soluzioni non solo a basso costo, ma anche creative. Come un sistema meccanico di sollevamento dei carichi pesanti per le scale, che ora, grazie alla collaborazione con una ONG giapponese, stanno cercando di adattare alle sedie a rotelle per i disabili.

Daniela Sala - Eleonora Vio

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