Cento anni sono passati da quando il Gran Paradiso è diventato il primo parco nazionale d’Italia. Per questa ricorrenza, un gruppo di alpinisti, scienziati, scrittori; uomini e donne di montagna e di pianura, ha lanciato una proposta per rendere inviolabile una cima secondaria del parco: il Monveso di Forzo.
Per i promotori dell’iniziativa, quest’azione simbolica sarebbe un modo per riconoscere che l’uomo è stato sì in grado di antropizzare gli ambienti, anche i più remoti, ma che è altresì capace di imporsi un limite e lasciar spazio alla natura.
Per gli alpinisti e i camminatori non ci sarebbero comunque divieti o sbarramenti: l’inviolabilità del Monveso vorrebbe essere solo il frutto di un impegno collettivo volto a proporre uno sguardo differente sulle relazioni tra l’uomo e le Alpi, uno spunto per imparare a osservare la natura da lontano senza sentire il bisogno di conquistarla.
Ad oggi sono più di 750 i firmatari della proposta, tra cui alcune personalità del mondo alpinistico e dell’arrampicata come Hervé Barmasse e Manolo.