Akarmara è la cittadina simbolo della rovina dell'Abcasia che, pur avendo vinto una guerra, si ritrova a tutti gli effetti sconfitta. Attualmente, nonstante le bellezze naturali da cui è circondata, è conosciuta principalmente come ghost town. Ma non è sempre stata così e, ancora oggi, ci sono pochi e tenaci abitanti che, nonostante le difficoltà, non vogliono abbandonare quella che è sempre stata la loro casa.
Vladimir è uno di questi. Lo incontriamo a Dzhantuka, un delle tre frazioni che formano Akarmara. Vive in un palazzo semidistrutto, dove il suo appartamento è l'unico rimasto agibile. Ci racconta la sua storia e quella della cittadina, disseminata di edifici abbandonati che emanano ancora il grande fascino dell'epoca sovietica e del neoclassicismo stanliniano.
Akarmara era una cittadina ricchissima, nata intorno alle miniere di carbone. I minatori venivano da tutta la Russia per trasferirsi e lavorare qui, dove lo stipendio medio era circa il triplo della media. La guerra e la conseguente crisi economica ne hanno però sancito la fine.
Alessandro Tesei