È online la app per contenere i contagi. Sang-il Kim, capo della divisione Trasformazione digitale: “Abbiamo iniziato un viaggio. Oggi la prima tappa”.Da mezzanotte la nuova app SwissCovid è operativa: la si può scaricare da Apple Store e da Google Play Store.
Kim ha sottolineato con soddisfazione che già pochi minuti dopo mezzanotte diverse migliaia di persone avevano scaricato l'app. "Abbiamo iniziato un viaggio, oggi abbiamo raggiunto la prima tappa", ha aggiunto, precisando che ci saranno sicuramente "piccoli errori e cose a cui non abbiamo pensato, ma lavoriamo costantemente a migliorare il servizio". Uno dei punti da sviluppare è quello che concerne lo scambio di informazioni con i Paesi confinanti. "L'uso dell'app SwissCovid - ha ribadito Kim - è volontario e gratuito, ma più persone la installeranno e la utilizzeranno, più efficace sarà il suo contributo".
Notifica rischio potenziale
L'app, tramite una notifica, avvisa del potenziale rischio per la salute gli utenti che l'hanno scaricata sul proprio smartphone e che si sono trovati per un certo lasso di tempo nei paraggi di un contagiato, a condizione ovviamente che anche questi l'avesse installata precedentemente sul suo cellulare.
In caso di una positività, il servizio medico cantonale invia alla persona infetta il cosiddetto codice Covid da immettere nell'app. Pure questo passaggio, è bene ricordarlo, è facoltativo. Dal canto loro, gli altri utenti coinvolti riceveranno l'indicazione del giorno in cui è avvenuto il contatto, l'informazione che l'UFSP gestisce una linea di consulenza telefonica gratuita e le raccomandazioni di comportamento.
Quarantena dà diritto a indennità
A chi verrà ordinato di mettersi in quarantena spetterà l'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus. Ciò invece non vale per le persone che, ricevuta una notifica, optano per un isolamento volontario, senza che sia stato imposto da un'autorità o da un medico.
Mercoledì, nel corso della conferenza stampa del governo, il ministro della sanità Alain Berset non si è sbilanciato sul livello di diffusione necessario per ottenere risultati: "Non sappiamo quanti download servano per rendere l'app utile ed efficace". Il consigliere federale ha invece sottolineato con soddisfazione che le prove effettuate nelle scorse settimane hanno avuto feedback positivi. I test, in particolare incentrati su sicurezza e usabilità, sono cominciati il 28 maggio e non hanno rilevato criticità o problemi sistemici.
Marcel Salathé, professore di epidemiologia al Politecnico federale di Losanna e responsabile del gruppo di esperti 'Digital epidemiology' ha ribadito che il virus è ancora molto attivo: lo scopo ora è quello di mantenere sotto al valore 1 l'indice Rt che segnala il tasso di contagiosità dopo l'applicazione delle misure atte a contenere il diffondersi della malattia.
Necessaria modifica di legge
Per poter lanciare l’app SwissCovid, è stato necessario adeguare la legge sulle epidemie. Il Consiglio federale ha sottoposto un disegno in tal senso al Parlamento, che nella sessione di giugno ha approvato le basi legali per l'applicazione adeguandolo soltanto leggermente. La modifica legislativa si basa sulla legge federale sulla protezione dei dati e disciplina l'organizzazione, il funzionamento, i dati trattati e l'uso dell'app. Il Parlamento l'ha approvata nelle votazioni finali il 19 giugno 2020.
RG 12.30 del 25.06.2020: il servizio di Mattia Serena
RSI Info 25.06.2020, 14:40
Contenuto audio
Swiss Covid parte bene
Telegiornale 26.06.2020, 22:00