Svizzera

Energia, servono scorte per il futuro

Il Consiglio federale intravvede alcune misure per fronteggiare eventuali problemi di fornitura nei prossimi anni

  • 17 febbraio 2022, 11:54
  • 23 giugno 2023, 15:38

RG 12.30 del 17.02.2022 Il servizio da Berna di Anna Riva

RSI Info 17.02.2022, 14:32

  • keystone

Per garantire l'approvvigionamento elettrico in Svizzera è necessario creare scorte di energia idroelettrica già dal prossimo inverno e realizzare centrali elettriche di riserva per situazioni di emergenza. Ne è convinto il Consiglio federale che ha deciso una serie di misure in questo ambito.

Il Governo sta cercando soluzioni per correre ai ripari se in futuro - in particolare a partire dal 2025 - dovessero verificarsi difficoltà di approvvigionamento. Complice anche il previsto smantellamento delle centrali nucleari, il rischio di rimanere senza elettricità potrebbe diventare un tema d'attualità, soprattutto d'inverno. "Nello scenario peggiore, con l'arresto simultaneo di diverse grandi centrali elettriche in Svizzera e all'estero, per diverse ore in inverno potrebbero verificarsi difficoltà di approvvigionamento", viene sottolineato in una nota governativa, poi illustrata dalla direttrice del dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Simonetta Sommaruga.

Energia, si punta anche sul gas

Telegiornale 17.02.2022, 13:30

"No al ritorno al nucleare"

L'Esecutivo, malgrado le recenti prese di posizione sull'argomento da parte di alcune forze politiche nazionali, ha deciso di non ripercorrere la strada che porta al nucleare. Sommaruga ha infatti illustrato alcune soluzioni per far fronte ai picchi di carico. La principale è di garantire il rifornimento creando una riserva di energia idroelettrica già per l'inverno 2022/2023. I gestori delle centrali dovranno trattenere una "una certa quantità di energia che può essere richiamata quando necessario".

Notiziario 11.00 del 17.02.2022

Il DATEC, inoltre, è intenzionato a iniziare immediatamente i lavori preparatori per un'eventuale gara di appalto volta alla costruzione di centrali - anche a gas, ma non nucleari - di riserva. Stando al Consiglio federale, queste centrali di riserva serviranno come una seconda soluzione di assicurazione e dovrebbero completare in modo ottimale la riserva idroelettrica. Il costo di queste centrali si attesterebbe a un massimo di 700-900 milioni di franchi, che potrebbero diminuire nel caso in cui vengano utilizzate infrastrutture già esistenti. I costi d'esercizio ammonterebbero a 6 milioni di franchi all'anno, mentre i costi del combustibile sarebbero compresi tra 138'000 e 243'000 franchi per gigawattora (GWh) prodotto, qualora le centrali a gas venissero effettivamente utilizzate.

Simonetta nel mirino

Modem 14.02.2022, 08:30

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Zero emissioni e più efficienza

Nei prossimi mesi il DATEC elaborerà una serie di disposizioni di legge da sottoporre al Parlamento nell'ambito della revisione in corso della legge sull'approvvigionamento elettrico: "tali disposizioni hanno lo scopo di assicurare un esercizio climaticamente neutro delle centrali a gas, per esempio grazie all'utilizzo di combustibili a emissioni nette di CO2 pari a zero o attraverso misure di compensazione", scrive il DATEC. Quest'ultimo disciplinerà il coordinamento delle due riserve, i cui costi saranno a carico dei consumatori finali. Il Consiglio federale, per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico, intende anche trovare soluzioni per aumentare l'efficienza elettrica. Tra le ipotesi avanzate, da concretizzare con i cantoni, figurano l'aumento degli incentivi per la sostituzione dei riscaldamenti elettrici oppure vincoli per l'illuminazione degli edifici ad uso commerciale e industriale.

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