L’emergenza sanitaria aumenta le nostre fragilità e chi si occupa di prevenzione ricorda che in questa crisi ci sono più persone a rischio dipendenze, sia da sostanze, sia da comportamenti specifici, come il gioco d'azzardo online. In un comunicato pubblicato oggi, mercoledì, l'associazione Dipendenze Svizzera lancia dunque un appello, affinché non si rinunci a chiedere aiuto.
“La crisi ha incentivato anche il ricorso a sostanze che creano dipendenze: il 2020 è stato un anno in cui si sono viste molte dinamiche”, spiega alla RSI Monique Portner Helfer.
Radiogiornale delle 07.00 del 10.02.2021: il servizio di Alessia Fontana
RSI Info 10.02.2021, 08:42
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Per quanto riguarda il consumo di tabacco, per esempio, l’associazione fa notare che durante la crisi c’è chi è riuscito a smettere di fumare, ma chi ha riscontrato difficoltà sociali o economiche ha fumato di più. Lo stesso, sottolinea Dipendenze Svizzera, succede con l’alcol.
Il mercato delle droghe illegali, aggiunge Monique Portner Helfer, è immutato, con offerta e domanda a livelli pre-pandemici. Preoccupa inoltre il gioco online: ci sono le premesse per un aumento dei comportamenti patologici.
“Il personale sanitario, chi ha vissuto un lutto, chi lavora nel commercio può vivere situazioni che spingono a fare ricorso a sostanze o comportamenti di cui si può perdere il controllo”, spiega ancora la rappresentante di Dipendenze Svizzera. Da qui l’appello a chiedere aiuto: chiedendo subito consigli o assistenza a professionisti si evita il consolidarsi di un'abitudine. A volte, conclude Portner, basta anche solo un incontro con il medico di famiglia ad evitare problemi sul lungo termine.
Coronavirus e dipedenze
Telegiornale 10.02.2021, 21:00