I problemi delle quattro valli del Locarnese sono al centro di un'analisi presentata ieri, giovedì. Lo studio, voluto dall'Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia, e commissionato al gruppo Multi, fa il punto della situazione e propone misure volte a portare nuovi abitanti nel territorio. I dati di partenza evidenziano due ordini di problemi: il declino demografico, dovuto ad un mancato ricambio generazionale, e la vetustà di un parco immobiliare che, specie nelle alte valli della regione, non sembra destinato a rinnovarsi molto presto.
Si tratta, come ormai noto, di problemi annosi e dibattuti a più riprese. Sono quindi diverse le soluzioni inquadrate dallo studio per portare ad un cambio di rotta: dal rinnovo dell'infrastruttura viaria, fino ad un rilancio dell'occupazione attraverso accordi con gli uffici regionali di collocamento (URC). Lo studio, però, evidenzia anche il ruolo di soluzioni che sono emerse durante la crisi pandemica: il telelavoro, il co-working, ossia la presenza di più lavoratori con attività indipendenti in uno spazio condiviso, e il modello co-living di comunità abitative.
Come ti ripopolo le valli del Locarnese: uno studio
SEIDISERA 01.12.2022, 19:14
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Ma come concretizzare queste soluzioni? Edoardo Slerca, condirettore e data scientist del gruppo Multi, sottolinea la possibilità di valorizzare le "vecchie case comunali che sono adesso in disuso a seguito delle fusioni comunali". Si tratta infatti di immobili che potrebbero essere rinnovati, al fine di "creare spazi di co-living, che sarebbero anche un'opportunità per nuovi lavoratori che si trasferissero in valle, specialmente a seguito di accordi con gli URC". Gli stessi edifici potrebbero però anche fornire degli spazi di co-working a beneficio dei residenti in valle. In evidenza, importanti vantaggi: uffici ad un costo più sostenibile e anche la condivisione, in posti definiti, "di un'infrastruttura Internet che sia all'altezza delle necessità poste dal lavoro in remoto".
Gli interventi auspicati dallo studio concernono quindi grandi investimenti nell'infrastruttura Internet, la mappatura di tutti gli edifici e la creazione di una comune piattaforma in rete per gli annunci immobiliari. Si impone però anche un cambio a livello di norme edilizie, al fine di incentivare le persone a investire in valle. I vincoli normativi, osserva in proposito Slerca, hanno evidenti riflessi sui costi di ristrutturazione. È quindi necessario analizzare nel dettaglio le normative, per cercare di "individuare quelli che sono gli elementi che possono essere modificati, pur mantenendo quello che è lo spirito della normativa". Si tratta, in definitiva, di evitare di creare "costi eccessivi per chi va a ristrutturare", col risultato di rendere sostanzialmente impraticabili gli interventi edilizi.