Ticino e Grigioni

La "frittata" della tassa militare

I vertici della protezione civile di Lugano denunciano gli effetti perversi delle nuove norme - Il bilancio del 2019

  • 29 novembre 2019, 19:01
  • 22 novembre, 20:33
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CSI 18.00 del 29.11.2019 Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Info 29.11.2019, 19:00

Di: CSI/pon 

Militi che hanno finito l'assoggettamento con la vecchia legge devono continuare a pagare con la nuova: è il pasticcio, che riguarda centinaia di persone in tutta la Svizzera, denunciato ancora una volta venerdì in occasione dell'annuale rapporto degli ufficiali della protezione civile del consorzio di Lugano Città.

Per effetto di una mancata coordinazione fra il Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport e quello delle finanze, da un lato la riforma dell'obbligo di servizio, che prevede un totale di 245 giorni da svolgere in modo flessibile fra i 19 e i 37 anni di età, non è ancora stata approvata dalle Camere e non sarà in vigore prima del 2021. Dall'altro, però, è già scattato il ricalcolo della tassa militare. Prima si faceva di anno in anno fino al 30mo o 32mo, mentre il nuovo meccanismo è cumulativo fino al 37mo, con la conseguenza che coloro che con il precedente sistema avevano effettuato relativamente pochi giorni di servizio si ritrovano confrontati a fatture salate per non aver toccato il traguardo di 245, un obbligo... che ancora non c'è. Fatture salate, oltre tutto, anche perché calcolate sulla base del reddito attuale. "Non si raggiunge così lo scopo di motivare il cittadino a prestare servizio volontario", secondo il comandante Aldo Facchini, e se non è un sistema per far cassetta "allora bisogna fare retromarcia".

01:55

CSI 18.00 del 29.11.2019 L'intervista di Alessandro Broggini a Norman Gobbi

RSI Info 29.11.2019, 19:00

  • tipress

"Questa misura ha creato una chiara iniquità che deve essere contrastata. L'autorità federale fiscale non voleva entrare in discussione, ma ha dovuto sedersi al tavolo", spiega il consigliere di Stato Norman Gobbi, "dovranno essere fatti dei conguagli a tutela dei militi trovatisi in questa situazione che danneggia loro, ma anche l'immagine della PC".

Il bilancio

La giornata, con un centinaio di partecipanti, ha visto la promozione di 11 ufficiali e 12 sottufficiali e il proscioglimento di altri 4. "La protezione civile è come una ruota, che gira costantemente per contribuire a quel grande e complesso ingranaggio che è il sistema di protezione della popolazione”, ha affermato in apertura il presidente della delegazione consortile Ignazio Bonoli. Quanto al bilancio del 2019, fa stato di 6'920 giorni di servizio prestati (di cui 1'343 per interventi di urgenza) da un totale di 2'344 partecipanti. L'impiego delle compagnie, cresciuto del 30%, ha toccato eventi come la Stralugano, il 1° agosto, la traversata del lago a nuoto, ma anche la sistemazione e la messa in sicurezza di luoghi pubblici a Vico Morcote, Muzzano, Barbengo, Sorengo, Comano e Porza, oltre al tradizionale campo di vacanza per anziani e disabili a Sommascona, alla lotta alla zanzare tigre e al contributo alla gestione del centro di accoglienza di Rancate.

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