In futuro, i cittadini tenuti al servizio militare e al servizio civile che, alla fine del loro obbligo, saranno prosciolti senza averlo completato, dovranno pagare una tassa. È quanto prevede una modifica legislativa approvata lunedì all'unanimità dal Consiglio degli Stati. Il dossier ritorna al Nazionale per una divergenza minore.
La necessità di modificare la legge non era contestata da alcuno e la tassa finale è percepita come un incentivo per i militi a prestare tutti i giorni di servizio. A dover pagare sarà infatti chi deve ancora prestare più di 15 giorni di servizio militare o più di 25 giorni di servizio civile. La tassa di base rimarrà fissata al 3% del reddito, ma almeno a 400 franchi.
La revisione legislativa contiene anche altre novità: l'assoggettamento alla tassa d'esenzione sarà esteso dal 19° al 37° anno d'età (attualmente dal 20° al 30° anno di età), per un massimo di 11 annualità. Soppressa invece l’imposizione nel caso della scuola reclute, poiché colpisce gli studenti e a pagarla sarebbero quindi i genitori.
ATS/BRav