L’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) lancia l’allarme sulla piazza di Lugano: la banca Reyl di Ginevra, la cui maggioranza è stata acquisita nell’autunno del 2020 da Intesa Sanpaolo, avrebbe intenzione di lasciare la città e a rischio ci sono una settantina di posti di lavoro. Domenica il Mattino scriveva di una trentina di impieghi a rischio.
Natalia Ferrara, codirettrice dell’ASIB, afferma che nell’ultimo periodo vi sono già stati una dozzina di licenziamenti oltre a dei prepensionamenti. Ad altri è stata invece prospettato il licenziamento o il trasferimento a Ginevra, ma a condizioni peggiori.
Un portavoce di Intesa Sanpaolo ha assicurato che non è prevista una chiusura dell’ufficio di Lugano e che non vi sono stati licenziamenti. Una decina di dipendenti hanno risolto volontariamente il contratto di lavoro o hanno beneficiato di accordi per il pensionamento.
Ferrara ribatte che i licenziamenti a Lugano sono stati confermati durante un incontro con Reyl e che ci sarà un grande ridimensionamento dell’ufficio in città, le cui prospettive di sopravvivenza a lungo termine non sono buone.
L’Associazione bancaria ticinese, contattata per un commento, ha risposto che si tratta di un'operazione tra banche che segue una logica particolare, le cui ripercussioni sulla piazza ticinese sono tutto sommato limitate.