È un Parlamento più critico, rispetto al mese di maggio, quello che nel corso di lunedì ha valutato l'operato del Governo nella gestione del coronavirus. Ciò che è stato fatto durante la crisi sanitaria, sia nella prima, sia nella seconda ondata, è stato tutto sommato avallato. C'è chi però ha criticato la modalità di comunicazione, chiedendo per il futuro un intervento più incisivo per gestire le conseguenze socioeconomiche della pandemia.
Norman Gobbi ha dal canto suo ammesso che qualche errore è stato fatto: "Non potevamo avere la presunzione di non commetterne. Il Governo è convinto che l'azione condotta su questo fronte sia stata coerente e trasparente".
Sia il presidente del Governo, sia Raffaele De Rosa, hanno posto l'accento sulla necessità di non abbassare la guardia: "È ancora più importante ora, dato che la seconda ondata sta già durando più della prima e che non sappiamo cosa ci aspetta nei prossimi mesi", ha detto il direttore del Dipartimento sanità e socialità.
La discussione al Mercato coperto di Mendrisio ha toccato, tra le righe, il tema del prossimo appuntamento di dicembre, ma che con ogni probabilità slitterà a gennaio, e cioè quello sul preventivo 2021. Un preventivo ritenuto attendista, troppo simile a quello dell'anno scorso e che non affronta con sufficiente polso la crisi in corso.
Durante l'incontro la granconsigliera Maristella Patuzzi, di Più Donne, ha inoltre comunicato le sue dimissioni per ragioni professionali.