Ticino e Grigioni

Record a Sils, 50 metri in apnea sotto il ghiaccio

David Vencl, della Repubblica Ceca, ha concluso l'impresa in un minuto e cinquanta, senza neppure indossare la muta

  • 14 marzo 2023, 20:38
  • 20 novembre, 11:44
David Vencl nelle acque gelide del lago di Sils

David Vencl nelle acque gelide del lago di Sils

  • Reuters
Di: TG/Red.MM 

Un nuovo record mondiale è stato scritto martedì in Engadina dall'apneista David Vencl, conosciuto anche come l’uomo di ghiaccio. Il 40enne della Repubblica Ceca è sceso a oltre cinquanta metri di profondità sotto la superficie del lago ghiacciato di Sils, senza nemmeno indossare la muta. Una sfida non da poco, finita fortunatamente senza gravi conseguenze, all’ospedale di Samedan.

L’impresa è stata compiuta sul lago di Sils per caso. "Durante l'inverno ci sono sempre sommozzatori e freediver che scendono sotto il ghiaccio. Sapevano che David voleva fare questo record. In Austria i laghi non erano ghiacciati e allora sono venuti da noi e abbiamo organizzato l’evento", spiega Antonio Walther, ristoratore e co-organizzatore dell'evento.

02:56

Sils, record in apnea

Telegiornale 14.03.2023, 20:00

David due anni fa aveva già battuto un record, nuotando per 80 metri in orizzontale sotto la superficie del ghiaccio. Ora è andato in profondità.

Prima di immergersi nelle acque gelide del lago di Sils munito solo di maschera e pinne, si è concentrato con l’aiuto del suo mental coach. Un momento fondamentale per la riuscita dell’impresa.

Presenti, con tutto il necessario, anche due soccorritori dell’ospedale dell’Alta Engadina. "Avevamo preparato i piani di intervento. Ad esempio avevamo già allertato la Rega nell’eventualità di un’emergenza legata a un affogamento, abbiamo portato il nostro materiale il più vicino possibile. E poi semplicemente ci siamo tenuti pronti. Fa parte della nostra formazione", spiega Georg Kurtz, responsabile soccorso Engadina Alta.

I primi ad immergersi sono stati i sommozzatori, che oltre a riprendere il tutto si sono occupati anche della sicurezza dell’apneista. Poi è arrivato il turno di Vencl. Un minuto e cinquanta di tensione, che si è sciolto quando David è tornato in superficie e ha confermato di avercela fatta.

Una perdita di sangue, però, non è passata inosservata. "Probabilmente ha danneggiato la trachea. Secondo lui il problema è sorto nella discesa a circa 40-45 metri, quando il suo orologio ha annunciato il livello di profondità. Lui, guardandolo, ha fatto un movimento con la testa, che con la pressione e l’acqua fredda ha creato degli scompensi in gola", ha spiegato il portavoce, Pavel Kalous.

Per sicurezza l’atleta è stato portato all’ospedale di Samedan per ulteriori accertamenti. Ed è stato in seguito dimesso.

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