Ticino e Grigioni

Sentieri, la carica dei volontari

Già centinaia le persone che si sono presentate. L'obbiettivo è mappare i quasi 5mila km di percorsi disponibili sul territorio ticinese

  • 19 agosto 2022, 22:17
  • 20 novembre, 15:15
03:08

Sentieri ticinesi da mappare

SEIDISERA 19.08.2022, 20:36

  • TiPress
Di: SEIDISERA/M. Ang. 

Neanche il tempo di pubblicare l'annuncio e Ticino Sentieri si è trovata quasi sommersa da volontari intenzionati a dare una mano per mappare i quasi 5'000 chilometri di percorsi disponibili sul territorio. Un'occasione per unire il piacere di un'escursione a un'attività utile anche per gli altri fruitori di boschi e sentieri.

Una passeggiata come tante altre, magari su un sentiero che già si conosce, ma alla quale bisogna aggiungere le soste ad ogni cartello giallo, per fare le foto che verranno inserite in una nuova banca dati. A cosa serve dunque questa mappatura? A verificare che la posizione e tutte le informazioni siano corrette, per poi aggiornare.

"I cartelli sono stati posati negli ultimi 25 anni. I più vecchi, hanno già diversi decenni di età e si è iniziato a lavorare quando l'informatica era ancora ai primi passi", risponde Stéphane Gronauer, presidente di Ticino Sentieri. "Adesso ci dotiamo di un nuovo sistema informatico che ha un livello di precisione maggiore. In questo ambito, ci siamo detti, sarebbe il momento opportuno per andare a vedere come è effettivamente la situazione sul terreno, assicurarci di non aver perso qualche pezzo per strada".

Sono come detto quasi 5'000 i km di sentieri percorribili in Ticino, sono almeno altrettanti i caratteristici cartelli gialli che aiutano gli escursionisti a orientarsi. Da qui l'idea di farsi dare una mano dai volontari. E il riscontro ha superato le aspettative; sono già centinaia le persone che si sono annunciate, spiega Federico Cattaneo, responsabile tecnico, al quale la RSI ha chiesto cosa bisogna fare dopo essersi iscritti attraverso l'applicazione ad hoc.

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Volontari sui sentieri

Il Quotidiano 19.08.2022, 21:00

"Alla serata informativa viene spiegato come attivare l'app. In quel momento si deve decidere dove si vuole andare a fare questi rilievi. Una volta deciso bisogna prenotare il sentiero (entrando alla voce "prenota"). A questo punto si compie l'escursione. Si viene istruiti su come utilizzare l'app per fare il rilievo. Una volta fatto il rilievo, si torna a casa. La sera si comunica attraverso l'app che il lavoro è stato eseguito. A questo punto noi riceveremo i dati che poi lavoreremo attraverso un software a livello nazionale".

"Nel tempo la rete dei sentieri muta muta, perché cambia il territorio, perché si aggiungono o si tolgono dei sentieri. E ci sono anche dei motivi, proprio tecnici, perché le cartine topografiche sono diventate più precise e questo va a influenzare il calcolo dei tempi di percorrenza che poi si ritrova scritto".

Cartine topografiche, app di ultima generazione, geolocalizzazioni... ma allora servono ancora i cartelli gialli?

"Come dico spesso, i cartelli gialli per me sono un motivo d'orgoglio, siamo forse una delle poche nazioni al mondo che ha una rete di 65'000 chilometri di sentieri. Prima di tutto sono un vanto nazionale. Poi, ovvio, è molto importante, perché in caso si scarichi il telefono, abbiamo comunque un punto di riferimento".

Da sempre anche l'impressione di essere sulla strada giusta: "Assolutamente. Non solo i cartelli, ma poi anche i segni bianco, rosso, gialli trovati come pittura". L'avvio del progetto è previsto per questo autunno, sperando in una meteo favorevole. L'auspicio è che la banca dati possa venir completata nei mesi invernali.

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