Ticino e Grigioni

Tornano i treni tra Italia e Svizzera

Positivo l'esito del colloquio Sommaruga-De Micheli, garantiti 171 collegamenti TILO tra Ticino e Lombardia entro il fine settimana 8 Eurocity

  • 9 dicembre 2020, 21:01
  • 12 giugno 2023, 15:28
Verso Como-Milano da domani i frontalieri potranno cambiare treno alla stazione di Chiasso

Verso Como-Milano da domani i frontalieri potranno cambiare treno alla stazione di Chiasso

  • Archivio TI-Press
Di: RG/ATS/dielle

I treni tra il Ticino e la Lombardia riprenderanno a circolare regolarmente. Lo ha fatto sapere il Ministero dei trasporti italiano riportando l’esito del colloquio di oggi tra la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti italiana, Paola De Micheli, e la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga. Entrambe hanno riconosciuto la necessità di assicurare la continuità del trasporto passeggeri tra i due Paesi.

Il servizio regionale tornerà regolare entro il fine settimana, con 171 collegamenti tra Ticino e Lombardia, effettuati dalla società TILO. In particolare: verso Como-Milano da domani i frontalieri potranno cambiare treno alla stazione di Chiasso, dove si arrestano le corse italiane e svizzere; verso Varese, invece, si dovrà attendere la riattivazione del servizio.

Per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza attualmente circolano 16 EuroCity (otto verso nord e altrettanti verso sud), di questi dieci via Chiasso e sei via Domodossola. Da domani e fino a sabato 12 dicembre, come si può leggere sul sito delle Ferrovie di Stato italiane, circoleranno 6 EuroCity, di cui 4 via Domodossola e 2 via Chiasso. I treni diventeranno infine 8 a partire da domenica 13 dicembre, la metà dei quali via Domodossola e l’altra metà via Chiasso.

Durante la riunione sono state approfondite e individuate le soluzioni organizzative per assicurare il rispetto delle misure anti-covid e la continuità del servizio di trasporto che nei prossimi giorni tornerà gradualmente alla normalità.

Per quanto riguarda il rispetto delle misure, sarà un decreto interministeriale che definirà le modalità operative dei controlli e su cui ancora si sta lavorando. Secondo nostre fonti, l'ipotesi è che ai frontalieri basterà esibire il loro permesso G, ai lavoratori autonomi l'autocertificazione, al resto dei passeggeri l'esito del tampone negativo, come prevede tra l'altro la misura in vigore da oggi per tutti coloro che vogliono entrare in Italia. Una possibilità è che per snellire la procedura, a fare i controlli sia la polizia ferroviaria oppure le guardie di confine. Ad ogni modo si tratta ancora solo di ipotesi.

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