Ticino e Grigioni

Una telecamera sull'omicidio

L'occhio elettronico potrebbe aver ripreso l'assassinio di Bergamo, che vede coinvolta una sedicenne ticinese

  • 22.06.2015, 21:02
  • 20.11.2024, 18:19
Unica arma da taglio, 24 coltellate (foto d'archivio)

Unica arma da taglio, 24 coltellate (foto d'archivio)

  • © Ti-Press

Una telecamera fissa "sul luogo del delitto" potrebbe fare chiarezza sull'omicidio della 19enne disabile, uccisa il 2 giugno ad Albino, in provincia di Bergamo, omicidio per il quale sono indagati una sedicenne ticinese (al sesto mese di gravidanza) e un 25enne marocchino, marito della vittima e amante della minorenne.

La novità è emersa da pochi giorni, nel corso delle indagini in corso in Italia, ed è stata rivelata ai microfoni della RSI dalla legale della minorenne, avvocata Teresina Zucchetti. "Gli inquirenti italiani hanno disposto accertamenti audio-visivi perché, evidentemente, il pubblico ministero del tribunale dei minori è riuscito a recuperare le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza che hanno ripreso la zona del delitto", spiega Zucchetti.

"Noi difensori potremo visionarle solo tra una decina di giorni, dopo il loro deposito in Procura... quindi è presto per trarre conclusioni. Siamo in attesa anche del deposito della consulenza dei medici legali che, salvo proroghe, dovrebbe arrivare per fine luglio. In autunno, una volta concluse le indagini preliminari, complesse ed articolate, potrebbe essere fissata la data del processo vero e proprio".

Intanto la linea difensiva non cambia. "La mia assistita, che ora non si trova in carcere ma in una comunità protetta dove può ricevere le visite dei familiari più stretti (come la sorella e il padre, con il quale si è rappacificata) nonchè supporto psicologico, medico e morale, ha ribadito di essere stata solo testimone dell'omicidio". Ora occorre attendere la mossa dei magistrati che, al termine delle indagini e verificate le perizie, potrebbero disporre il proscioglimento della minore oppure respingere le tesi della difesa e accusare la sedicenne di un concorso, che potrebbe essere materiale o morale, nell'omicidio.

Massimiliano Angeli

Dal Quotidiano:

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