"L'ambiente era tranquillo, appena è arrivata più gente mi sono allontanata perché si stava creando un assembramento. Una ragazza si è avvicinata e mi ha detto di andarmene. Eravamo su suolo pubblico, quindi mi sono rifiutata e ho spiegato che stavo facendo il mio lavoro. Dopo un po' è tornata, mi ha nuovamente detto di andare e mi ha dato una testata".
È questa la testimonianza di Federica Ciommiento, giovane giornalista de laRegione, che venerdì sera è stata aggredita da una manifestante durante un'azione di protesta contro le misure governative per contenere la pandemia, in piazza Molino Nuovo a Lugano.
I presenti volevano avviare "una discussione aperta sulle conseguenze delle misure repressive imposte con il pretesto dell’emergenza sanitaria", recitava un volantino. Nulla a che vedere tuttavia con le tesi negazioniste.
La polizia riferisce di aver monitorato la protesta senza intervenire. Si tratta della prima manifestazione su suolo pubblico che degenera in atti di violenza in Ticino dall'inizio della pandemia.
L'intervista integrale nel servizio del Quotidiano di questa sera