La metà dei vigneti nel Locarnese e Bellinzonese si trova in una zona considerata complessa e difficoltosa. E in alcuni casi richiedono sforzi addirittura eroici. È quanto emerso da uno studio condotto dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL di Cadenazzo, su mandato delle 2 sezioni locali della federazione dei viticoltori (Federviti) e presentata martedì presso il campus di ricerca Agroscope. "Abbiamo ora delle prospettive per capire come andare avanti", ha detto Mirto Ferretti, presidente della Federviti Bellinzona e Mesolcina.
L’analisi si basa su una superficie di 400 ettari e ha considerato tre criteri: contesto paesaggistico e marginalità (da pianura a vigneti situati sui versanti), condizioni di accesso (distanza e dislivello dalla strada) e condizioni gestionali (pendenza e margini dell'area vignata).
Ripartizione delle superfici vitate in Ticino
Nella zona studiata, metà dell’area vignata ha un grado di complessità elevato, che va da una viticoltura difficoltosa (30%) a impegnativa (13,8%) fino a eroica (5,7%).