Un incontro per conoscersi e per discutere della futura vocazione del centro storico di Bellinzona. Era il senso dell’incontro di mercoledì sera tra alcuni membri del Municipio e una delegazione di "BellinzonaVive", l’associazione nata in segno di protesta contro coloro che vogliono addormentare la movida nella capitale. I suoi esponenti, che vogliono far ritornare la musica e il divertimento nelle vie della città, hanno sollevato gli attuali limiti dell’ordinanza contro i rumori molesti, hanno ricordato i vincoli del piano regolatore e hanno sottolineato come l’unità che si occupa di promozione di eventi è sotto dotata. A tal proposito alcuni membri dell'associazione potrebbero contribuire, su base volontaria, alle attività del Dicastero giovani ed eventi. Si è anche parlato della possibilità di spostare alcuni eventi in altre piazze e luoghi.
Primo passo, in attesa dei prossimi
L’audizione di ieri alla presenza del capo Dicastero cultura, scuola e giovani Roberto Malacrida è solo la prima di tante altre. Il Municipio inconterà prossimamente anche gli esponenti dell’ADICS, l'Associazione degli inquilini e dei proprietari del centro storico che si batte per una città a vocazione residenziale e senza rumori molesti. L’intenzione è di capire le preoccupazioni delle parti e di capire come conciliare posizioni che oggi sembrano molto distanti.
Il ricorso dell'Esecutivo
Ricordiamo che il Municipio di Bellinzona ha inoltrato ricorso al Tribunale federale contro la sentenza del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) che aveva ridotto la lista di eventi della stagione estiva. I giudici consideravano eccessive le emissioni sonore delle manifestazioni in programma.
Red. MM/DaPa