Ticino e Grigioni

Donne rapite ritrovate vive in Ohio

Hanno trascorso 10 anni rinchiuse in una casa

  • 07.05.2013, 17:51
  • 05.06.2023, 18:06

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Tre donne scomparse nel nulla in circostanze diverse una decina di anni fa sono state ritrovate vive in una casa di Cleveland, in Ohio.

Rapite quando erano poco più che adolescenti, Amanda Berry, Gina DeJesus e Michele Knight - questi i loro nomi - erano state segregate in un’abitazione di un quartiere residenziale. La polizia è giunta a loro grazie alle grida di Amanda Berry, che hanno attirato l'attenzione di un vicino, Charles Ramsey, il quale avvicinatosi all'abitazione credendo di essere di fronte ad un caso di violenza domestica, ha liberato la giovane e le ha dato il proprio cellulare affinché potesse chiamare la polizia.

"Aiutatemi. Sono Amanda Berry, sono stata rapita dieci anni fa, e ora sono libera", questa la drammatica telefonata alle forze dell'ordine, intervenute poco dopo.

Tre persone sono poi state arrestate: il proprietario dell'abitazione - Ariel Castro, un 52enne autista di scuolabus - e due suoi fratelli. Nella casa viveva anche una bambina di 6 anni.

Dieci anni senza che nessuno si accorgesse di nulla

In molti, nella regione, si chiedono come sia stato possibile che un uomo solo possa aver organizzato tutto ciò senza destare alcun sospetto e, soprattutto, senza che mai nessuno si sia accorto di nulla.

Il vicino che ha liberato una delle ragazze ha dichiarato di conoscere molto bene Castro, con cui era solito ascoltare musica salsa. "Fuori dal suo giardino abbiamo fatto tante grigliate, ma non ho mai avuto sospetti su di lui", ha dichiarato l'uomo.

Lo stesso sindaco di Cleveland si è chiesto come è stato possibile che la prigionia delle tre ragazze si prolungasse per così tanto tempo: "Tutti noi dobbiamo chiederci come è stato possibile che non abbiamo trovato queste ragazze per dieci anni" ha detto il primo cittadino, confessando anche che la polizia è stata ben due volte nella casa, nel 2000 per una rissa per strada e nel 2004 perché il proprietario si era dimenticato una bambina nello scuolabus che era solito guidare. "Ma in ambedue i casi - ha concluso il sindaco - non sono stati rilevati motivi di sospetto".

Buone le condizioni di salute

I dettagli sulle condizioni in cui le giovani erano segregate sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma la polizia ha confermato che la piccola trovata in casa con loro è la figlia di Amanda Berry, una delle tre prigioniere. Visitate da un'unità di cure urgenti per accertamenti, i medici hanno dichiarato che le tre erano piuttosto in buona salute ma che sarebbero state sottoposte ad ulteriori esami; sono tuttavia state dimesse poco tempo dopo dall'ospedale in perfette condizioni fisiche.

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Il caso delle tre ragazze americane rapite e tenute prigioniere per dieci anni non può non far riaffiorare alla memoria altri drammatici e analoghi sequestri, avvenuti alle nostre latitudini.
Primo fra tutti il caso Natascha Kampusch, una ragazza austriaca che nel 1998, all’età di soli 10 anni, fu vittima di un brutale rapimento. La segregazione durò ben otto anni, periodo in cui Natascha fu oggetto di violenze di ogni sorta da parte del suo aguzzino, Wolfang Priklopil. Solo il 23 agosto del 2006, la giovane riuscì a fuggire e riacquistare la sua libertà.
Sempre in Austria, nella cittadina di Amstetten, si verificò un altro terribile sequestro: qui una giovane donna venne rapita dal padre - l'ingegnere Josef Fritzl – e segregata in un bunker sotterraneo costruito dall’uomo per ben 24 anni. Durante la prigionia si susseguirono ripetuti abusi sessuali da parte di Fritzl nei confronti della figlia, da questi rapporti incestuosi nacquero sette figli. Un giorno Kerstin, la figlia maggiore della prigioniera, si ammalò gravemente e Josef Fritzl dovette cedere alle richieste della ragazza di portare la bambina in un ospedale; si innescarono quindi una serie di eventi che portarono all’attenzione delle autorità la macabra storia.
Un’altra storia terribile è quella delle sevizie perpetrate da Marc Dutroux, il famigerato Mostro di Marcinelle, tra il 1985 e il 1996 ai danni di sei ragazze, di età compresa tra gli 8 e i 19 anni. Solo nel 1996 si scoprirono i crimini di Dutroux, che insieme alla moglie venne arrestato per rapimento e pedofilia; gli agenti ritrovarono ancora in vita solo due delle vittime del mostro, le altre quattro vennero uccise o morirono di stenti.

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