La storica Hélène Carrère d'Encausse, prima donna a dirigere l'Académie française e grande esperta di Russia, è morta sabato a Parigi all'età di 94 anni. Lo hanno reso noto i figli, tra cui il celebre scrittore Emmanuel Carrère: "È morta serenamente circondata dalla sua famiglia", hanno detto.
Segretaria perpetua dell'Académie Française dal 1999, voleva essere chiamata "Madame le Secrétaire perpétuel", senza femminilizzare la sua posizione. Perché, a suo avviso, "c'è stato un solo Secrétaire perpétuel per tre secoli e mezzo. È questa idea di continuità che deve prevalere. È un lignaggio che continua".
Nata a Parigi il 6 luglio 1929, era figlia di un'italiana e di un filosofo georgiano emigrato in Francia, Georges Zourabichvili (poi assassinato).
Ha acquisito la cittadinanza francese nel 1950 e due anni dopo ha sposato Louis Carrère, detto Carrère d'Encausse, un assicuratore dal quale ha avuto tre figli: lo scrittore Emmanuel (autore di "Limonov" e "Yoga"), Nathalie, avvocato, e Marina, medico e consulente per i media.
Specialista della Russia, è stata autrice di diverse biografie, tra cui quelle di Lenin, Stalin e Caterina II.
Nel 1978 ha fatto un ingresso clamoroso nell'editoria con "L'Empire éclaté", in cui prevedeva, prima di molti altri, la disgregazione dell'URSS di fronte al problema delle minoranze.
Membro dell'Académie française dal 1990, Hélène Carrère d'Encausse ha avuto anche una carriera politica. È stata eletta al Parlamento europeo nel giugno 1994.

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Notiziario 05.08.2023, 20:08
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