Lo spunto da cui nasce il dossier di questa settimana dedicato al razzismo strutturale in Svizzera è la pubblicazione, avvenuta a fine 2022, di un importante studio che la Confederazione (ovvero il Servizio di lotta contro il razzismo) ha commissionato al Forum svizzero per lo studio delle migrazioni e delle popolazione dell’Università di Neuchâtel, sulla scia del dibattito internazionale scaturito dall’omicidio di George Floyd, il cittadino afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis, il 25 maggio del 2020. Il risultato sono 56 pagine che identificano “indizi probanti di discriminazioni istituzionali e strutturali”. Parallelamente, sempre a fine 2022, l’ONU in un rapporto senza precedenti ha denunciato l’esistenza di razzismo sistemico in Svizzera, in particolare nei confronti delle persone di colore.
Dopo scuola e formazione, affrontiamo la questione dal punto di vista del lavoro e delle discriminazioni razziali nell’ambito dell’alloggio con la sociologa Flavia Fossati, professoressa presso l’IDHEAP - Institut des hautes études en administration publique dell’Università Losanna, dove ha inaugurato e dirige l’Unità “Inégalités et intégration”.
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