Sono passati 25 anni dall’uragano Lothar, la tempesta che piombò sulla Svizzera nordalpina il 26 dicembre del 1999 abbattendo 14 milioni di metri cubi di legno. La maggior parte dei danni si verificò sull’Altopiano centrale, dove negli anni successivi (soprattutto dopo l’anno caldo del 2003) la pullulazione dei coleotteri della corteccia danneggiava gli alberi ancora in piedi per un volume di legname pari a ulteriori 9 milioni di metri cubi. Torniamo da quelle parti per capire come il bosco abbia reagito a quella catastrofe, in compagnia di Marco Conedera: ingegnere forestale e ricercatore presso l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve ed il paesaggio (WSL).
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