La pubblicazione del disco Trenet en passant, già acclamato in Francia come il più importante omaggio recente all’arte di Charles Trenet, ci porta a dedicare una puntata di Bourbon Street al fou chantant, il padre della canzone francese moderna, senza il quale, parafrasando Jacques Brel, «saremmo tutti dei contabili». Trenet en passant è opera del pianista Guillaume de Chassy, del vocalist André Minvielle e della sassofonista Géraldine Laurent (artista dell’anno 2023 alle Victoires du Jazz), e ha il grande merito di trasformare alcuni dei temi di Trenet in veri e propri standard jazz.
Se è vero che Trenet portò nella canzone francese la poesia, il surrealismo e un umorismo più colto e raffinato rispetto a quello più rusticano della tradizione popolare, è altrettanto vero che seppe sposare come nessun altro lo swing alla forma canzone. La sua leggiadria è sovente stata equivocata come frivolezza, e non tutti sono stati disposti, in passato, a riconoscergli lo statuto di compositore fra i più rilevanti e originali della canzone novecentesca. Più di ottocento canzoni depositate alla SACEM, la Società degli Autori, Compositori ed Editori Musicali, la frequentazione e l’amicizia, fin dagli anni ’30, con i più grandi jazzisti francesi e americani (da Django Reinhardt a Louis Armstrong), e il dono da aver saputo comporre, da ragazzo di provincia, dei temi che sarebbero stati fatti propri da importanti artisti jazz d’ogni paese e cultura (basti, su tutte, Que reste-t-il de nos amours, che da inno della Francia occupata seppe trasformarsi in una delle melodie più amate dai cantanti jazz del mondo intero).
Nel corso di questa puntata ascolteremo come le canzoni di Charles Trenet siano oggi più vive che mai. Dal disco recente di Guillaume de Chassy passeremo all’ultimo lavoro della cantante Cécile McLorin Salvant, a sua volta interprete di Trenet, dalla voce di Dee Dee Bridgewater agli omaggi dei musicisti italiani, la pianista Rita Marcotulli e un sorprendente Lucio Dalla versione francese, accompagnato da Luca Aquino nell’intramontabile La mer. Chiuderemo infine con un omaggio al grande pianista Martial Solal, scomparso sul finire dello scorso anno e interprete appassionato, a sua volta, della musica di Charles Trenet.
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