Charlot

Raccontare le migrazioni

Un film, un documentario, una pièce teatrale

Mamadou Kouassi
Di: Barbara Camplani 

Tre fra le massime produzioni cinematografiche e teatrali italiane e svizzere del biennio 2023-24 sono accomunate dall’aver voluto tematizzare e raccontare storie di migrazione contemporanea: il film “Io capitano” di Matteo Garrone (candidato come Miglior film internazionale agli Oscar 2024, Leone d’Argento al Festival del Cinema di Venezia 2023 e vincitore di 7 David di Donatello, fra cui Miglior film e Miglior regia); il documentario “Die Anhörung” di Lisa Gerig (Miglior film alle Giornate cinematografiche di Soletta 2024, Miglior documentario allo Swiss Film Award e vincitore dello Zürcher Filmpreis), e lo spettacolo “Introducing Living Smile Vidya”, scritto e interpretato da Living Smile Vidya (Miglior spettacolo teatrale svizzero 2023).

Charlot prende spunto da queste tre opere pluripremiate per interrogarsi su come il cinema e le arti sceniche raccontino le migrazioni odierne. Quali le opportunità? E quali le insidie? E in che modo l’arte scenica può confrontarsi con la questione migratoria non soltanto in quanto “oggetto di rappresentazione e di spettacolarizzazione”, ma coinvolgendo le persone con retroterra migratorio affinché diventino protagonisti attivi di una narrazione condivisa e partecipata?

Ne parleremo con la studiosa, dramaturg e docente di arti performative Piersandra di Matteo, curatrice del festival bolognese Atlas of transitions, il primo laboratorio italiano dedicato al rapporto tra arte scenica e migrazione, e presenteremo le tre opere sopraccitate con i loro rispettivi autori: la regista zurighese Lisa Gerig, l’artista e attivista transgender indiana, residente a Lucerna, Living Smile Vidya e il regista italiano Matteo Garrone, in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni della Rete Due in occasione della sua partecipazione al festival Sconfinare di Bellinzona.

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