La lettura di alcune pagine di Giorgio e Giovanni Orelli cercherà di manifestare la presenza costante, e insieme però la costante trascendenza da parte dei due autori, della Svizzera italiana: luogo d’origine e di residenza, territorio degli affetti e del lavoro, che viene osservato con sguardo vigile, non di rado critico e che non si chiude mai nel riccio della ‘piccola patria’ che basta a se stessa, ma si apre alla geografia e alla storia della letteratura. I due scrittori, in effetti, hanno mostrato con ‘le opere e i giorni’ loro come si possano coniugare la residenza appartata in una piccola realtà regionale e il dialogo con i massimi livelli della cultura e con i principali protagonisti della scena letteraria italiana e europea. In Ticino, tra Milano e Zurigo; nella lingua italiana, nel respiro europeo.
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