Un sito web musicale dove la pubblicità, non ha ancora messo piede, che offre tutto il suo contenuto senza imporre cookies, senza iscrizione, né password non si incontra tanto facilmente. L’indirizzo è www.antiwarsongs.org, ma è un sito nato in lingua italiana, cioè “Canzoni contro la guerra”. In sostanza è un blog, nato nel 2003 come forma di protesta allo scoppio della Seconda guerra del Golfo, che nel corso degli anni è diventato un enorme archivio, grazie ai contributi di migliaia di persone, appassionati, studiosi, attivisti pacifisti che ogni giorno possono inviare una canzone appena scoperta, oppure una traduzione, o anche semplicemente informazioni riguardo a un autore o una canzone. Il tutto reso poi disponibile sul sito solo dopo l’approvazione degli amministratori. La home page reca un piccolo titolo intrecciato a quel logo inconfondibile di “Make love, not war”, nato negli Stati Uniti negli anni della guerra in Vietnam. Tuttavia, per quanto spartano, navigare nel sito richiede una buona connessione. Digitando nella finestra di ricerca un autore famoso, ad esempio Bob Dylan, oppure una canzone come Bella ciao, si spalanca una quantità impressionante di versioni o traduzioni, testi, informazioni, articoli, link, immagini, video. Di Bella ciao, ad esempio, sono disponibili circa 300 tra versioni e traduzioni in un centinaio di lingue diverse. È un itinerario nel quale si rischia di perdersi e che comunque raccoglie materiali altrimenti introvabili. In realtà è bello naufragare in questo mare, come diceva il poeta. Ovviamente, quantità e qualità non sono la stessa cosa, ma un sito che raccoglie 37.000 canzoni pacifiste e di resistenza di tutto il mondo, in oltre duecento lingue diverse, per un totale di oltre 50.000 versioni è un autentico patrimonio ed è una fortuna che esista.
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