Alice Brin, meglio conosciuta come Kiki de Montparnasse, è stata una pittrice, scrittrice, modella e cantante che ha lasciato un marchio indelebile sulla Parigi delle avanguardie artistiche. Hemingway, nella prefazione alla sua autobiografia – scritta all’età di 28 anni – la definisce «una Regina, il che, naturalmente, è molto diverso dall’essere una signora». Amante e musa di Man Ray, che la immortalò in un celebre ritratto ove compare nuda, con le effe del violino sovrapposte sulla schiena, Kiki fu una donna libera, incurante delle convenzioni. A lei s’ispira Kiki à Paris (Cypres), un progetto che vede impegnate tre musiciste (Albane Carrère mezzo-soprano, Elsa De Lacerda violino, Magali Rischette chitarra) dirette da Jean-Luc Fafchamps che cura anche gli arrangiamenti. Il trio propone un repertorio di 17 canzoni che ripercorrono il Novecento francese dall’impressionismo alla canzone contemporanea. Da Debussy a Poulenc, da Barbara a Dalida passando per Edith Piaf e Jane Birkin, la scelta cade su testi accomunati da uno spirito di rivalsa che investe le corde più intime dell’amore declinato in chiave struggente, comica, tragica, sensuale, omosessuale, filosofica. Un concept album sofisticato e godibilissimo, dall’originale risultato sonoro frutto di una miscela inedita in campo classico (mezzo-soprano, chitarra e violino), ancor più ardita dal momento che nessuna delle melodie è stata concepita per questo ensemble.
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